Destino dai due volti per i tennisti azzurri impegnati giovedì a Flushing Meadows. Se Matteo Arnaldi, Lucia Bronzetti e Jannik Sinner sorridono di gioia per il successo ottenuto rispettivamente con Arhur Fils, Eva Lys e Lorenzo Sonego, ci sono lacrime di dolore per il povero Matteo Berrettini, costretto al ritiro contro Rinderknech per l’ennesimo infortunio. Niente da fare anche per Martina Trevisan, dominata dalla campionessa di Wimbledon Marketa Vondrousova.
Arnaldi cuor di leone
Il ligure è protagonista di una delle più belle partite di questi US Open, trionfando contro il rampante Fils per 3-6 7-5 7-6(5) 5-7 6-4, dopo 3 ore e 55 minuti, raggiungendo così, per la prima volta in carriera, il terzo turno di un Major. Dopo la prestazione convincente di Umago (semifinale) e la vittoria al Challenger di Heilbron, Matteo, in continua crescita in questa sua prima stagione piena sull’ATP Tour, conferma di aver raggiunto il livello per avanzare anche negli Slam contro un giocatore dalle tante qualità – a cominciare da quelle atletiche – che promette assai bene, come Arthur Fils (48 ATP). Che infatti gli dà un gran filo da torcere. Tuttavia, Matteo fa la differenza nei momenti topici del match, in particolare in un quinto set da brividi e con l’adrenalina a mille. Nella frazione decisiva, l’azzurro è solido nel portarsi subito avanti 2-0 e a consolidare il vantaggio sul 4-1. Un momento di défaillance al servizio permette a Fils di tirare il fiato e il transalpino lotta con le unghie e i denti nel riavvicinarsi sul 3-4. Un testa a testa feroce porta i due sul 5-4 per Arnaldi che è bravissimo nel mantenere nervi saldi e coraggio per chiudere l’incontro. Ora l’azzurro può lasciarsi andare al suo bel sorriso, consapevole di aver aggiunto un ulteriore fondamentale tassello a quella crescita di livello necessaria per brillare sui grandi palcoscenici. Ora lo attende la sfida con il n. 16 del mondo, Cameron Norrie.
La freddezza di Lucia
Impeccabile Lucia Bronzetti che non si accontenta dell’ottimo risultato contro Barbora Kreicikova e supera la prova del nove con la qualificata Eva Lys, prevalendo con un inappellabile 6-3 6-2. La tennista romagnola è tenace nel contrastare il martellamento furioso e sragionato dell’avversaria, dimostrando una solida condizione atletica e un’ottima copertura del campo. Niente da fare per la Lys, tennista tedesca di origine ukraina, che si arrende all’azzurra dopo un’ora e 22 minuti di gioco. Come per Arnaldi, anche Lucia avanza così per la prima volta al terzo round di un Major, dove affronterà la cinese Qinwen Zheng.
Troppo Sinner per Sonego.
L’altoatesino domina in tre set l’amico Lorenzo Sonego 6-4 6-2 6-4, senza mai concedergli respiro. Più solido al servizio e da fondocampo, Jannik è sempre in controllo del match, nonostante Lorenzo lotti come un leone fino all’ultimo punto. Splendido l’abbraccio finale tra i due, che sono amici e legati da stima e rispetto reciproci. Ora per il super 22enne azzurro, al decimo derby vinto su 10, si prospetta un big match col 38enne, ma sempre competitivo Stan Wawrinka, vittorioso contro l’argentino Etcheverry.
Le lacrime di Berrettini
La malasorte non dà tregua a Matteo Berrettini. Sul punteggio di 6-4 5-3 a favore del francese Rinderknech (73 ATP), il tennista romano è vittima di una brutta distorsione alla caviglia destra che lo fa cadere malamente sul terreno. L’urlo di dolore di Matteo raggela il court numero 5. E, difatti, Berrettini, non è in grado di proseguire l’incontro e lascia il campo. Con la speranza che non ci siano lesioni gravi e che l’azzurro possa essere presente se non al troppo imminente appuntamento di coppa Davis a Bologna, del 12 settembre, per i restanti dell’ennesima stagione sfortunata.
Non c’è storia neanche nel match che vede opposte Martina Trevisan e Marketa Vondrousova. L’azzurra nulla può contro la campionessa di Wimbledon e, dopo un’ora e venti minuti, cede con un perentorio doppio 6-2. Martina purtroppo si ferma anche in doppio. Insieme ad Elisabetta Cocciaretto, dopo aver vinto il primo set, cede in rimonta alla coppia Linette-Pera (2-6 7-5 6-0).