Nel beach soccer, l’Italia è campione d’Europa per la terza volta nella storia. Ad Alghero, in Sardegna, sconfigge la Spagna in finale per 5-4, remake dell’ultimo atto del 2018. Per la squadra di Emiliano Del Duca reti di Ovidio Alla, Gianmarco Genovali e tripletta di Marco Giordani, miglior giocatore del torneo. Miglior portiere è Leandro Casapieri. Gli altri azzurri sono Bertacca e Remedi, Miceli e Sciacca, Fazzini e capitan Zurlo, Sassari e il secondo portiere Carpita.
Come nel calcio a 11, la nazionale che vanta il maggior numero di titoli iridati è il Brasile, cinque anche in questo albo d’oro, dal 1995, sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro, con gli ex Zico e Leo Júnior. Per l’Italia il capocannoniere fu Alessandro “Spillo” Altobelli.
Su Avvenire, racconta il fenomeno Antonio Giuliano.
“Le regole del gioco sono state fissate solo nel 1992, con la fondazione del Beach soccer worldwide. Fino al 2007 il Mondiale (che dal 2005 è passato alla Fifa) si è svolto sempre in Brasile. Ma la geografia dell’albo d’oro iridato è meno scontata di quanto si possa immaginare, perchè la Russia ha tre titoli mondiali. Spicca anche l’affermazione nel 2005 della Francia di Eric Cantona, il carismatico ex fuoriclasse del Manchester United. Da Antonio Conte ad Aldair, sono stati tanti anche in Italia gli ex giocatori che si sono cimentati col calcio da spiaggia. Ha lasciato il segno Massimo Agostini, il Condor, 129 gol tra i professionisti, bomber anche del beach con 55 reti in 48 partite e poi anche commissario tecnico del primo titolo europeo. Primo ct fu Pedro Pablo Pasculli, ex campione del mondo nel 1986 con l’Argentina e attaccante indimenticato del Lecce”.
“La Figc nel 2004 – spiega ancora il quotidiano della Cei – è stata la prima federazione nel mondo a riconoscere ufficialmente la disciplina, che oggi è sotto l’egida della Lega Nazionale Dilettanti e conta 500 praticanti, un campionato di serie A con 17 squadre e un torneo under 20 con 10. Al femminile, campionato e, da poco, la nazionale. Già solo per il fatto che si gioca in 5, la stragrande maggioranza dei protagonisti è la stessa del “futsal”. Con un maggior tasso forse di “spettacolo” visto che sulla sabbia la rovesciata è più comune del passaggio. Magistrale quella di Tommaso Fazzini che ad agosto ha messo il sigillo sull’ultimo scudetto andato a Viareggio. Per un albo d’oro in cui al comando c’è sì Milano ma seguita da Terracina e San Benedetto del Tronto, cittadine di mare”.
Insomma è un piccolo mondo in crescita, anche senza le stelle mondiali del passato.
Vanno Zagnoli (foto tratta da avvenire.it)