Chissà mai se risuccederà che un club appena retrocesso in serie B si aggiudichi lo scudetto Primavera. Il Sassuolo ha questo primato, con il 3-0 alla Roma, a Bagno a Ripoli, al Viola park. Esultano in tribuna i dirigenti, compreso Giovanni Rossi, il ds appena giubilato: era in società dal 2006, esclusa una parentesi alla Juventus. Al suo posto viene promosso proprio Francesco Palmieri, 57 anni, l’ex attaccante anche di serie A, con Lecce, Sampdoria e Cagliari, uno che meritava la chiamata in nazionale, con il metro di questo millennio.
Segnano gli esterni difensivi, l’ex Falasca e Cinquegrano, origine argentina, poi il capocannoniere Flavio Russo, 24 reti in stagione, miglior goleador del campionato. Tutto nella ripresa, la Roma si innervosisce, nonostante l’allenatore Federico Guidi richiami alla calma. Da Sassuolo è arrivato un pullmino con una squadra giovanile, hanno partecipato alla trasferta nel Fiorentino tecnici giovanili, genitori, in auto. Un pullman è stato riempito da dirigenti – in testa il presidente Carlo Rossi -, da parenti e anche da addetti ai lavori.
Il rientro della squadra nella notte, verso le 2,30, per ultimo scende il tecnico, Emiliano Bigica, che proprio non si aspettava il successo. Resta da solo, sopra, per quel istante, inebriato dall’apice della carriera, da allenatore. “Sono in scadenza – ci racconta mentre raccomanda a uno dei suoi giocatori di restare in contatto -, per prima cosa parlerò con il Sassuolo”. Ha 50 anni, meriterebbe una panchina almeno di serie C. Uno scudetto Primavera può valere una promozione in B, anche se Bigica nega il parallelo. E chissà come sarebbe andata se il Napoli non avesse vinto a Reggio 6-1, con il Sassuolo, magari sarebbe rimasto sulla panchina della prima squadra, probabilmente avrebbe fatto meglio rispetto a Davide Ballardini e avrebbe lasciato la Primavera a un collega del settore giovanile.
Al Mapei center incrociamo anche Umberto Piazza, parmigiano: “Sono nel calcio da 20 anni, da quando Gabriele Zamagna era ds -, dal 2015 lavoro con Francesco Palmieri”. Piazza è il coordinatore dell’attività di base dei neroverdi, meriterebbe l’eredità di Palmieri. Fra gli allenatori delle giovanili neroverdi c’è anche Maurizio Neri, arrivato in finale nazionale allievi con il Parma, proprio 9 anni fa, con il fallimento del club che era stato in mano a Tommaso Ghirardi.
Da giocatore vinse anche una coppa Uefa, con il Napoli, e l’Anglo-italiano, con il Brescia. E’ uno dei tecnici di nome passati dal settore giovanile neroverde, sul quale ha investito tanto la famiglia Squinzi. E la piccola carovana sassolese è rientrata proprio da via Giorgio Squinzi.
Lo scudetto Primavera arriva dopo 3 tornei di Viareggio, nella galleria degli apici sportivi arriva dietro al 3-0 sull’Atletico Bilbao in Europa league, alla prima salvezza in serie A, con la squadra rivoluzionata a gennaio, e alla promozione in A, tutte ottenute da Eusebio di Francesco. E’ la maniera ideale per ripartire, come chiedono anche Marco e Veronica Squinzi, fedeli al lascito del padre Giorgio, di continuare a investire nel calcio, tramite la Mapei. Mentre tanti ultras della Reggiana speravano nel disimpegno. Impossibile, considerato lo stadio di proprietà e tutto quanto hanno messo nel progetto partito una ventina d’anni fa.
Le nostre domande a Emiliano Bigica
https://youtu.be/NV9wwpcROsg
E a Umberto Piazza