Buon compleanno, Roger. Siamo in forte anticipo, addirittura di una settimana rispetto alla data ufficiale dell’8 agosto, quando il fenomeno svizzero compirà 36 anni, ma l’annuncio del Magnifico di giocare anche il torneo di Montreal, in aggiunta al classico di Cinicinnati, in preparazione agli Us Open, del 28 agosto, è un regalo che Federer fa in anticipo a tutto il tennis e a se stesso. Perché a Montreal, che si alterna di anno in anno con Toronto, con l’etichetta dell’Open del Canada, non ci giocava dal 2011, dopo aver vinto il titolo nel 2004 e nel 2006.
La circostanza è talmente importante e significativa che la gente semplice e bella del Canada l’ha presa nel modo ideale, come sottolinea il direttore del torneo, Eugene Lapierre. “Festeggiamo oggi e festeggeremo anche nei prossimi giorni finché Federer non festeggerà con noi il suo complete l’8 agosto”. Significa tanto per la tappa Masters 1000 dalla marcata doppia etnia franco-britannica e significa tanto per il tennis perché conferma che il primatista di 19 Slam è nelle ideali condizioni psico-fisiche, ed è motivatissimo, non solo nella caccia al terzo titolo dello Slam stagionale, dopo Australian Open e Wimbledon, ma anche a quella del numero 1 del mondo: “Sia pure per una sola settimana”, come ha puntualizzato all’indomani dell’ottavo sigillo-record sull’erba più famosa dello sport. Aggiungere una tappa al tradizionale collaudo di Cincinnati, sul cemento nordamericano, manda un ulteriore segnale di sicurezza ai rivali, soprattutto a Rafa Nadal, che, per preparare al meglio proprio la seconda parte della stagione, ha saltato l’erba. Mentre Djokovic ha gettato ufficialmente la spugna, arrendendosi ai problemi fisici (e mentali) e Murray si è trincerato dietro uno sdegnato, enigmatico, silenzio, dopo la trite immagine di un campione vistosamente zoppicante per via di un’anca da operare (che però potrebbe costringerlo a un’altra lunga inattività).
“Sono felice di tornare a Montreal, perché non ho avuto la possibilità di giocarci per molti anni. Questa stagione 2017 è stata molto eccitante e non vedo l’ora di tornare in campo sul circuito Atp”, ha dichiarato Roger in un comunicato diffuso dal torneo canadese, al via il 7 agosto. Cui fa seguito immediatamente dopo l’altro Masters 1000 di Cincinnati, il torneo nato nel 1899, che Federer si è aggiudicato ben sette volte. Sulla strada degli Us Open di New York dove lo svizzero si è imposto per cinque anni di fila, dal 2004 al 2008, per poi perderci due finali nel 2009 e nel 2015. E dove torna sempre più da favorito. Per questo spirito ritrovato, anche di novità, di un compleanno in una città frizzante, diversa, allegra, da far conoscere ai figli. E dove festeggiare al meglio una ricorrenza che, dodici mesi fa, quand’era fermo, senza tennis, e con tanti dubbi, sembrava opaca ed oggi invece è splendente. A dispetto di quel falso limite dei 36 anni. Limite da comuni mortali.
Vincenzo Martucci (foto by Ray Giubilo)