Una Scuola, una Università, una Federazione Sportiva di qualità ha bisogno di Formatori di qualità, di personale docente, di Insegnanti, di Istruttori, di Allenatori specializzati, preparati alla delicata, professione che implica una grande responsabilità, sulla quale in Italia troppo poco si parla per tenere relegata ai margini sociali e retributivi una figura che svolge un grande lavoro intellettuale.
Non bastano la buona volontà e lo spirito missionario, ma necessita il possesso pieno, teorizzato e riconosciuto degli strumenti della professione. Strumenti che in una Scuola, in una Università o in Federazioni Sportive di forte transizione come le nostre, in un momento di continui mutamenti, in un mondo senza più barriere culturali e geografiche, non possono nè improvvisarsi, nè essere affidati alla linea della tradizione, nè possono costituire il risultato di un “lavoro di bricolage” di buone prassi.
In un mondo sportivo come il nostro dove molti Istruttori e Allenatori propongono esercizi senza conoscere gli effetti che producono, in un mondo scolastico e Universitario dove i docenti non sono in grado di entrare in empatia con i loro studenti, bisogna cambiare, bisogna formare Insegnanti, docenti, Istruttori e Allenatori che non siano solo dei tecnici, ma anche e soprattutto degli Educatori. Dobbiamo formare “giovani intelligenze”, critiche, motivate e attrezzate al sapere e al saper fare, alla comprensione e alla trasformazione della realtà e non alla supina ripetizione delle sue regole e all’adattamento passivo al sistema. Altrimenti resteremo nell’aurea mediocrità che ci si addice.
Prof. Maurizio Mondoni
*nella foto in alto Maurizio Mondoni e Dino Augusto Meneghin