È arrivato a Milano il campione svedese. Pioli e i suoi ragazzi non stanno di certo passando il loro momento migliore, l’arrivo del centravanti non può che essere un tassello positivo per il club rossonero.
Il Milan è stato bravo ad accelerare le trattative con i Los Angeles Galaxy. Nonostante il suo cartellino fosse pari a zero, sarà il suo ingaggio ha gravare sui bilanci della squadra rossonera, infatti lo svedese percepirà 3.5 milioni di euro per tutta la durata del suo contratto, fino al 30 giugno 2020. Nel caso Zlatan dovesse raggiungere i suoi obiettivi personali, il contratto potrebbe allungarsi per un’altra stagione e salirebbe anche il suo salario che arriverà a toccare i 6 milioni.
L’AMERICA HA SORRISO AL FUORICLASSE SVEDESE…
Ormai si può tirare le somme dell’esperienza americana di Ibrahimovic. La MLS non è certo la Serie A, il calcio in America è poco sentito, il Basket è il baseball rubano perennemente la scena al football, come direbbero loro, ma è pur sempre un campionato che custodisce gioiellini, è un campionato per tanti di una presunta fine o per altri un campionato di transizione. Per Zlatan, l’esperienza in MLS è stata un punto di passaggio prima di risbarcare nel suo Milan. I numeri parlano chiaro, lo svedese ha totalizzato 56 presenze, il suo talento ha preso diverse volte il sopravvento, la sua “modestia” ha sempre fatto parlare di sé, i suoi eurogol hanno rubato spesso la scena al grandissimo Stephen Curry, ma come tutte le cose belle hanno un inizio e una fine. L’esperienza americana di Ibra si conclude con 52 reti in 56 partite, beh non male…
L’ARRIVO A MILANO
Stamattina, intorno alle 8.55 il campione svedese è decollato su un aereo privato dalla Svezia destinazione Milano-linate. Ad aspettarlo un orda di tifosi in fibrillazione che con cori e canzoni hanno addolcito l’arrivo di Zlatan. Domani mattina è prevista la presentazione a Casa Milan poi subito sotto con gli allenamenti perché lo svedese potrebbe già essere a disposizione di Mr. Pioli nella gara contro la Sampdoria prevista lunedì.
COSA PORTERÀ AL MILAN L’ARRIVO DI IBRA?
L’arrivo di Zlatan porterà sicuramente maggior solidità in fase d’attacco, lo svedese dovrà essere bravo a intendersi fin da subito con i suoi compagni. La mancanza di esterni puri potrebbe spingere Pioli ad abbandonare il suo amato 4-3-3 per dar spazio al 3-5-2. Se questo dovesse succedere potremmo avere un ritorno di Piatek, il polacco ha dimostrato di trovarsi a suo agio con qualcuno al suo fianco. Le due punti davanti devono essere in grado di ricevere palloni e trasformarli. Questo modulo potrebbe riportare serenità in mezzo al campo che sicuramente non guasta al Milan di adesso.
CERTI AMORI NON FINISCONO MAI, DA GULLIT A BALOTELLI PASSANDO PER KAKA’, BECKHAM O L’UCRAINO SHEVCHENKO…
Zlatan Ibrahimovic è l’ultimo di una lunga lista di giocatori che sono ritornati al Milan dopo un primo Arrivederci. Scaramanzia vuole, ma tutti e otto non hanno dimostrato più quello che veramente erano. Il primo tra tutti era Ruud Gullit, il Tulipano Nero come lo chiamavano a San Siro, bandiera del Milan di fine anni ’80. Dalla stagione ’87 alla stagione’93 dimostra di essere un vero e proprio fuoriclasse, goleador con la G maiuscola e grande sportività. La Sampdoria lo cerca e lo trova, e così se lo porta in terra ligure e insieme vincono una Coppa Italia, ma qualcosa lo spinge a ritornare al suo primo amore e come direbbe il grande Enrico Ruggeri “il primo amore non si scorda mai” è proprio così, ritorna il terra lombarda, è riapparso otto volte con la casacca rossonera ma qualcosa gli diceva che la sua carriera al Milan era giunta al termine e poco dopo ritorna nei blucerchiati, dove pian piano perde il palcoscenico…
Andrej Schevchenko, forse l’uomo fulcro del Milan di Ancelotti, ha sempre dimostrato un talento sopraffino, quel Milan era straordinario tanto da portarlo a vincere di tutto, un campionato, una Coppa Italia, una Champions League e una Supercoppa europea, nel mentre il talento ucraino non si lascia scappare l’opportunità di vincere un Pallone d’oro, così nel 2004 riceve il premio più ambito per un giocatore, sembra essere amore eterno con il Milan e invece… Nel 2006 lascia i tifosi rossoneri a bocca aperta, sgomento e delusione vengono a galla, il campione ucraino ha trovato spazio nei Blues. Due stagioni in Inghilterra ma nulla, non trova tutto l’amore che aveva in Italia così, nel 2008 ritorna al suo Milan ma sembra non essere più il vero e proprio Usignolo di Kiev.
La speranza è che il campione svedese possa rompere questa maledizione che ormai va avanti da quarant’anni.
Tutto il calcio italiano, nel riacquisire una simile star, gli augura di cuore un caloroso bentornato. Il Milan gli ha dato le chiavi di questa squadra in difficoltà, gli ha messo tra le mani una storia che va avanti ormai dal 1899, gli affida molto più della ricerca del gol, gli affida le chiavi della squadra e il ruolo di leader. Per dimostrare che tutto è ancora possibile per un campione così grande, anche a 38 anni, anche dopo questa vacanza americana, per riportare il Milan nell’élite che le compete.
(Foto in alto tratta da: acmilan.com)
Fabrizio Salvi