Ancora Italia nello sci donne, ancora Grande Italia, ancora Valanga Rosa. Federica Brignone e Sofia Goggia ad occupare i primi due gradini del podio nel supergigante di coppa del Mondo a Sochi, in Russia, stavolta a ruoli invertiti dopo che era appena stata la bergamasca ad imporsi per un solo centesimo sulla vandostana a St Moritz a dicembre. Per Federica, che si è imposta in 1.25.33, davanti alla Goggia in 1.25.53 e alla svizzera Joana Haehlen, è stata la prima vittoria in questa specialità, la quattordicesima in carriera. E’ un successo particolarmente importante, che la scaraventa prima in classifica generale di Super G, con 186 punti, gigante e combinata. In più – grazie all’assenza in Russia di Mikaela Shiffrin – la Brignone sale a 955 punti al secondo posto nella classifica generale di coppa del Mondo, dietro proprio alla guidata dalla statunitense, con 1.225.
Con quest’impresa di Sochi, salgono a 27 i podi azzurri in questa stagione di coppa del Mondo e ben 20 conquistati dalle ragazze. E’ davvero un grande momento per lo sci azzurro.
Brignone su e giù
Dopo la caduta della settimana scorsa a Bansko (“Quando ero davvero a un passo dalla vittoria”), la Brignone continua a sorprendere coi suoi eclatanti alti e bassi di rendimento. La pista sede delle Olimpiadi invernali del 2014 non è di certo il percorso preferito per la valdostana: estremamente molle dopo le incessanti nevicate dei giorni scorsi, senza particolari pendenze, non permettevano alla valdostana di acquisire velocità e quindi esaltarsi e fare la differenza. Un errore a metà percorso sembrava poi averla spinta definitivamente fuori dal podio, visto che le era costato quasi mezzo secondo. “L’obiettivo era comunque affrontare ogni curva al 100% e così ho fatto comunque la differenza”. Infatti, con le unghie e con i denti, è riuscita a strappare il gradino più alto del podio. E ora, anzi, con questa affermazione, è un passo da eguagliare la connazionale Isolde Kostner, con 15 centri in carriera. Con davanti un traguardo più ostico ma non impossibile dei 16 successi di Deborah Compagnoni, da sempre leader indiscussa dello sci azzurro. “Sono orgogliosa e contenta di come stanno andando le cose, la preparazione è stata davvero buona, e sono competitiva in tante specialità. Sono anche vicina alla Shiffrin, anche se nella classifica generale lei ha troppi slalom nei quali può fare la differenza. L’importante è che continui a divertirmi come ho fatto finora”.
Una gara per capire le condizioni fisiche di Sofia Goggia
Dopo la caduta e l’infortunio della sciatrice bergamasca a Bansko, questa gara doveva dare un quadro della condizione fisica della Goggia. Ebbene, la grintosa sciatrice di Bergamo, già stoppata in passato da infortuni e stop, ha disputato un’ottima prova, seppur non perfetta, correndo con un parastinco alla tibia destra e un tutore alla caviglia, per evitare ulteriori contusioni. Dimostrando di essere recuperata. Anche se la sua espressione sul podio non lasciava trapelare una grande soddisfazione, un classico per l’azzurra, peraltro molto stimolata dalla rivalità interna, con la Brignone. A meno che Sofia non si sia tranquillizzata completamente e tema qualche nuovo scherzo del destino.
Un ginocchio fragile conciliato ad uno spirito pazzesco
Gli infortuni hanno sicuramente compromesso, infatti, la carriera di Sofia Goggia. Dopo essere entrata a far parte delle Fiamme Gialle nella stagione 2011-2012, è stata convocata dalla nazionale italiana in vista della coppa del Mondo. E, all’inizio della stagione 2012 la bergamasca ha ottenuto il suo primo podio in una competizione Europea e successivamente la prima vittoria in una super-combinata. Poi, però, la stagione 2013-2014 è stata segnata da un altro infortunio al ginocchio, obbligandola a terminare anzitempo gli impegni agonistici. E, quando sembrava ormai recuperata, a metà stagione 2014, quando stava riprendendo fiducia, la diagnosi di una ciste che si era creata al ginocchio l’ha messa ancora ko. Mantenendo, ahilei, sempre accessa la spia dell’allarme sulle ginocchia. Dopo alcuni mesi di stop forzato, nella stagione 2016-2017 ha ottenuto il primo podio internazionale, in Supergigante a Killington, al termine della stagione, si è confermata una atleta di primissima qualità, e ha aggiornato il record di punti per una sciatrice italiana in una singola stagione (1197) concludendo terza in classifica generale.
Nel 2018 è avvenuta la sua prima presenza olimpica, coronata da una fantastica medaglia d’oro in discesa Libera. Nel corso della carriera, la bergamasca è stata capace di trionfare in coppa del Mondo di discesa libera. L’infortunio sembra ormai essere un ricordo negativo di una carriera fantastica. La ventisettenne dimostra un grande spirito da vera combattente, ci ha fatto capire come dopo un infortunio si ritorna ai massimi livelli.
La coppa del Mondo femminile si sposta ora in Germania, a Garmisch-Partenkirchen: sabato discesa e domenica superG. C’è anche la possibilità che venerdì venga recuperata la discesa non disputata a Sochi.
Alessandro Bergamaschi