Bella e brava, ma non propriamente simpatica, come tante reginette delle Università americane, Lexi Thompson che non disdegna le foto più azzardate ed è sempre col make-up a puntino, vive una vita da film sin da quando è balzata sulla ribalta, ad appena 12 anni, come bambina prodigio del golf. E così, domenica, all’Ana Invitation, il primo Major di golf femminile a Rancho Mirage, in California, convinta com’era di aver ormai in tasca l’LPGA, il primo Slam della stagione donne, quando, alla buca 12, le hanno detto che aveva perso il vantaggio di 4 colpi perché un telespettatore aveva segnalato da casa via mail una irregolarità alla buca 17 del sabato (!), ha risposto, col famoso sorrisetto di scherno: “E’ uno scherzo, vero?”. No, non era uno scherzo, non era l’attrice involontaria di una Candid Camera in mondovisione. Era la vittima del Grande Fratello della tv, tanto da vedersi raggiungere alla 18 e poi superare alla prima di spareggio da So Yeon Ryu.
Niente da fare, l’irregolarità c’era stata così come i due colpi di penalizzazione per aver tirato da una posizione sbagliata e gli altri due per errata compilazione dello score card. Anche se i giudici non se n’erano accorti, hanno accertato la cosa attraverso la segnalazione via mail da un telespettatore. Una delle regole più ferree del golf era stata violata: la 22enne statunitense aveva piazzato la palla dopo averla marcata e sollevata, ma poi l’aveva rimessa in un posizione sbagliata, come si notava dal replay. Da cui la mannaia delle regole 20-7c (palla colpa in posizione non corretta) e 6-6d (errata trascrizione dello score card). “Non l’ho fatto apposta, non me ne sono proprio accorta”, si è giustificata su Instagram mentre attorno a lei succedeva qualcosa di insolito, come quando il bandito viene arrestato nel suo quartiere e parenti, amici e conoscenti insorgono, in sua difesa. In un amen, Lexi l’antipatica che posa continuamente è diventata eroina del popolo web, il simbolo di una rivolta massiccia contro una presunta ingiustizia. A capo della protesta ci si sono messi proprio i colleghi pro. Tiger Woods ha puntualizzato subito, inutilmente: “Gli spettatori, a casa, non dovrebbero avere i galloni di giudici”. Shane Lowry, c’è andata giù greve: “Chi cazz… sta seduto a casa a zoommare roba così”. Holly P Clyburn, non riusciva a crederci: “Come può davvero succedere una cosa del genere? Capisco le regole, ma uno spettatore non può diventare protagonista in questo modo. Dai!”.
Niente da fare, l’irregolarità c’era stata così come i due colpi di penalizzazione per aver colpito da una posizione sbagliata e gli altri due per errata compilazione dello score card. Anche se i giudici non se n’erano accorti, hanno accertato la cosa attraverso la segnalazione via mail da un telespettatore. Una delle regole più ferree del golf era stata violata: la 22enne statunitense aveva piazzato la palla dopo averla marcata e sollevata, ma poi l’aveva rimessa in un posizione sbagliata, come si notava dal replay. Da cui la mannaia delle regole 20-7c (palla colpa in posizione non corretta) e 6-6d (errata trascrizione dello score card). “Non l’ho fatto apposta, non me ne sono proprio accorta”, si è giustificata su Instagram. “Non pensavo che potesse succedermi qualcosa del genere”, ha chiosato, lacrime. “Ma imparo anche da questa storia”.
Ma la cosa più strana è stata che, dalla buca 18, anche il pubblico sul campo, informato e coinvolto via web, ha preso ad intonare un “LEEE-XXXI, LEEE-XXXI” sempre più alto e vibrante, sia pur inutile, visto l’esito della gara. Una situazione insolita per la giocatrice, che almeno ha conquistato nuovi, e insperati tifosi. Oltre a quintali di popolarità, con tutti i replay dei colpi incriminati, della gara e delle sue reazioni post-partita. Si consoli, è stata anche fortunata perché, fino all’anno scorso, l’errata trascrizione dello score card comportava la squalifica immediata: successe anche allo sfortunatissimo Francesco Molinari all’Irish Open 2009, quando il compagno di gara aveva invertito la buca di un suo double-bogey, ma lui non se n’era accorto ed aveva firmato il verbale di gara. Non è nemmeno la prima volta che all’ultimo giro di un Major un telespettatore fa penalizzare il leader di gara. Dustin Johnson si aggiudicò gli Us Open 2016 anche se alla 12 l’avevano avvertito che avrebbe potuto perdere un punto per non essersi accorto di aver colpito una palla che s’era mossa alla 5. Fu penalizzato, ma vinse lo stesso. Mentre in una situazione analoga, Anna Nordqvist perse un punti ai playoff con Brittany Lang agli Us Open donne sempre 2016 per aver toccato il bunker prima di colpire. Ma la domanda vera è: si deve concedere o no al telespettatore, da casa, di interferire con l’andamento di una gara? E’ sicuramente brutale, addirittura nel caso della Thompson, parliamo di una penalizzazione che è arrivata con 24 ore di ritardo. Ma l’infrazione c’è stata. E passione ed attenzione di chi guarda da casa, e magari non ha i soldi per assistere dal vero (magari non può proprio farlo, fisicamente), perché non dovrebbero essere riconosciute? Per non usare il termine premiate?
VINCENZO MARTUCCI