Degno erede di Fabrice Santoro, un tempo chiamato “le magicien”, Corentin Moutet ha incantato per una settimana il pubblico parigino con il suo tennis alternativo e assolutamente delizioso. Un Roland Garros coi fiocchi per il francesino che, a 25 anni e alla posizione n. 79 della classifica (con best ranking al n. 51), approda per la prima volta agli ottavi nello Slam di casa, la seconda tout court (US Open 2022). Corentin sbaraglia al primo turno il fresco finalista di Roma Nicolas Jarry, quindi Shevchenko, l’ostico Ofner per poi cedere, al quarto turno, al n. 2 del mondo Jannik Sinner con il punteggio di 6-2 3-6 2-6 1-6.
Un artista della racchetta, “Coco” – oltre ad essere anche un talento nella musica (è autore di canzoni rap) -, con la quale si diverte a spiazzare e “scherzare” gli avversari: caratteristico ormai il suo servizio al cucchiaio. Ed è quello che è accaduto anche contro il nostro Jannik Sinner nel primo set del loro incontro di quarto turno sul Philippe Chatrier.
Un festival di drop shot per il parigino che ha disputato un primo set praticamente perfetto. Vola rapidamente 5-0 ubriacando Jannik con smorzate di raro tocco, carezze micidiale, eseguite da ogni parte del campo. Una variazione di “colori’” nel tennis di Corentin: sontuoso con le smorzate, scatenato da fondo con staffilate rapidissime, mano di velluto con dritti e rovescio tagliati, Moutet offre un vero spettacolo al suo pubblico, in totale trance agonistica.
In grande difficoltà e particolarmente falloso, Sinner non riesce a trovare la palla, disunito e fuori tempo, tant’è che il primo parziale scivola via a favore del francese, per 6-2. Nel secondo set, però, la musica cambia. Pur dopo aver subìto un altro break, Sinner comincia a manovrare meglio gli scambi, trovando via via timing, ritmo e misure; i colpi sono sempre più penetranti e pesanti e l’avversario comincia a perdere terreno, precisione ed incisività. Le smorzate del transalpino continuano, tant’è che tra il primo e il secondo set, Corentin mette a segno il 67% dei punti proprio con i drop shot. La magia però si dissolve progressivamente, mentre continua ad affermarsi la solidità e la precisione dell’azzurro. Jannik lo sovrasta sempre più e, punto dopo punto, impone la propria superiorità, lasciando al parigino soltanto sei giochi negli ultimi tre set. Chiude così l’incontro con il punteggio di 2-6 6-3 6-2 6-1, con 11 vittorie su 11 match giocati negli Slam nel 2024. È la vittoria n. 31 dall’inizio dell’anno e accede per la seconda volta ai quarti di finale del Roland Garros (la prima fu nel 2020), la settima nei Majors in generale.
Ma chapeau a Corentin Moutet. Diamante grezzo fino a questo Roland Garros, il francese sembra aver inaugurato un nuovo capitolo della propria carriera. Enfant prodige del recente passato, ora, a 25 anni, sembra finalmente aver trovato la giusta motivazione e maggiore equilibrio nella testa e nel braccio. Un braccio ricco di talento, messo a dura prova quando ‘Coco’ è stato operato al polso destro lo scorso anno; poi una lunga riabilitazione con continue complicanze, tant’è che lui, mancino, ha dovuto progressivamente rinunciare al rovescio bimane e, da allora, ha cominciato ad allenare e a perfezionare il rovescio ad una mano.
Ai quarti di finale l’altoatesino troverà Grigor Dimitrov. Il bulgaro, attuale n. 10 del mondo, sta vivendo una seconda giovinezza tennistica. Un 2024 luminoso finora per lui, iniziato con la vittoria a Brisbane, per proseguire con le finali a Marsiglia e Miami (in Florida ha perso con lo stesso Jannik) e la semifinale a Rotterdam. Avendo raggiunto il primo quarto in carriera sull’ocra parigina, Dimitrov avrà disputato così i quarti in tutti i Major. Jannik è in vantaggio 3-1 nei precedenti e il match vinto da Grigor è stato proprio sulla terra, a Roma nel 2020.
“È stata una partita sicuramente imprevedibile” conferma Sinner dopo la vittoria, “all’inizio ho fatto qualche errore anche di attenzione, e lui ha giocato molto bene. Oggi è stata una lezione per me, perché sono contento di come ho reagito. Ero in svantaggio di parecchi break, ero in difficoltà e poi ho alzato il livello e sono riuscito a recuperare. Sono felice di stare in campo, mi piace molto stare calmo e godermi le situazioni che devo affrontare; e poi disputare un match in sessione serale sul Centrale in uno Slam, è sempre un grande onore. Mi piace trovare le soluzioni in campo, anche se non lo do molto a vedere perché non sorrido sempre. Ci sono partite un po’ diverse dal solito e questa lo è stata. Io poker face? Beh, in questo match, con questa atmosfera e il pubblico, era necessario non farsi influenzare troppo, però mi son divertito, è stata una partita bella in cui ho ritrovato ritmo”.
Laura Guidobaldi