Tornare tra i viali pieni di fiori di Wimbledon, il tempio del tennis, a distanza di quattro anni e dopo la Pandemia non ci ha lasciato di certo impassibili. È sempre un’emozione indescrivibile per chi è appassionato di tennis e per chi segue questo sport per lavoro da oltre 25 anni.
Qui sembra che tutto sia rimasto inalterato, ogni petalo dei tanti fiori che addobbano le varie aree tra i campi è al suo posto e tutte le mattine vengono controllati scrupolosamente dalla squadra di giardinieri che cura maniacalmente i ciuffi d’erba dei verdi campi più famosi al mondo.
Una volta dentro, raggiunta la sala stampa neanche il tempo di lasciare i bagagli che si è entrati subito nella modalità ‘tennis giocato e da seguire’ in campo c’era una dei nostri principali alfieri in questa edizioni 2023 di Wimbledon ovvero Lorenzo Musetti che nelle settimane scorse ha dimostrato di sapere giocare bene e vincere belle partite anche sull’erba.
Certo l’avversario di oggi non era di quelli che potevano impensierirlo in nessun modo. Trattasi di tale Juan Pablo Varillas che nella sua carriera non ha mai vinto una partita sull’erba. In effetti la partita è a senso unico ed il risultato finale ne è la dimostrazione: 6-3 6-1 7-5 per il giocatore italiano che per la prima volta, invece, vince una partita ai Championships e la auto definisce una giornata storica o meglio ancora memorabile.
“È un giorno memorabile, una vittoria che non dimenticherò. Passare il primo turno – ha spiegato il numero due italiano in sala interviste – in uno Slam è sempre un ostacolo duro, anche per i campioni più esperti della superficie. Aver vinto anche qui e aver confermato il buon livello espresso su erba in questa stagione è una conferma e una soddisfazione” ,
Oggi, come di consuetudine il programma della giornata odierna all’England Lawn Tennis & Croquet Club si è aperto con Novak Djokovic, il detentore del titolo, che ha sconfitto in tre rapidi set l’argentino Cachin. Inutile nasconderlo è lui il grande favorito per la vittoria finale dopo il trionfo al Roland Garros. È lui che può puntare ancora a fare il grande Slam, ovvero a vincere tutti e quattro tornei più importanti del mondo nello stesso anno e raggiungere la cifra mostruosa di 24 tornei dello Slam.
L’unica cosa che forse non riuscirà mai ad avere è la gloria di Roger Federer che proprio nella giornata di domani verso l’ora di pranzo verrà osannato dagli inglesi sul campo centrale per una celebrazione che forse è stata studiata per giungere nel momento in cui è ancora il detentore del maggior numero di Wimbledon vinti, ovvero 8, prima che Nole lo possa raggiungere il 16 luglio prossimo anche in vetta in quest’altra classifica dei grandissimi di questo sport.
Dal nostro inviato a Wimbledon
Daniele Flavi