Il 3 ottobre 1909 presso la birreria Ronzani in Via Spaderie, come “sezione per le esercitazioni di sport in campo aperto” del Circolo Turistico Bolognese, viene fondato il Bologna Football club. Il primo presidente del Bologna è Louis Rauch, un dentista svizzero che si ricicla anche come allenatore. Tra i primi giocatori accorsi all’appello del sodalizio bolognese, figura il madrileno Bernabeu che studia al Collegio di Spagna, ed era fratello di Santiago, che poi avrebbe fatto grande il Real Madrid.
Il campo di gara è il Prati di Caprara e successivamente il Cesoia con gli spogliatoi allestiti nei cameroni di una vecchia osteria, ovvia occasione, dopo la parentesi agonistica, per colossali mangiate e bevute. Il primo vero allenatore del Bologna è Ermanno Felsner. È lui l’artefice dello “squadrone che tremare il mondo fa”. La caratteristica principale della squadra è la carica agonistica formidabile, dovuta anche al fatto che molti giocatori sono bolognesi purosangue e sentono forte lo spirito di bandiera. Con Felsner il Bologna vince i primi due scudetti, il primo nel 1925 e il secondo nel 1929. Il bomber di riferimento della squadra è Angelo Schiavio che diventerà un mito trascinando l’Italia alla conquista dei Mondiale del 1934. A metà degli anni Trenta prende via l’epoca d’oro del Bologna con la vittoria di quattro scudetti nell’arco di sei stagioni e di due successi nella Mitropa Cup, all’epoca una primordiale Coppa dei Campioni d’Europa.
Poi negli anni Sessanta il Bologna conquista uno storico scudetto vincendo lo spareggio con la grande Inter di Helenio Herrera. Negli anni ’70 vince le uniche 2 Coppe Italia della sua storia (1970 e 1974), fino al declino dei primi anni Ottanta con la clamorosa retrocessione, la prima della storia, al termine del campionato 1981-82. La squadra vive momenti bui che coincidono con due retrocessioni in serie C1, la prima nel 1983 e la seconda nel 1993. Tre anni dopo però è nuovamente in serie A.