A Lake Placid, nello stato di New York, inizia la terza edizione dei Giochi Olimpici invernali. Al via 252 atleti di cui appena 21 donne in rappresentanza di 17 nazioni. Si assegnano 14 titoli: 12 maschili, uno femminile e uno misto.
Il medagliere è dominato dai padroni di casa degli Stati Uniti che chiudono con 6 ori, 4 argenti e 2 bronzi; seconda è la Norvegia con 3 ori, poi con una medaglia d’oro a testa Canada, Svezia, Finlandia, Austria e Francia.
L’Italia partecipa con 12 atleti, sbarcati a New York dal transatlantico Conte Biancamano, in gara nel fondo, nella combinata nordica, nel salto e nel bob.
Nessuno dei 12 va a medaglia; i migliori risultati arrivano dal bob: un quinto posto nel bob a 4, un sesto nel bob a 2. Nello sci nordico i migliori sono Erminio Sertorelli, che è anche il portabandiera, 12° nella 50 km ed Ernesto Zardini, 12° nella combinata nordica.
Gli eroi di Lake Placid, unici atleti capaci di vincere 2 medaglie d’oro, sono gli statunitensi Jack Shea e Irving Jaffee, rispettivamente primi nei 500-1500 metri e 5000-10000 metri di pattinaggio velocità.
Ma il personaggio che entra di diritto nella storia di Olimpia è lo statunitense Eddie Eagan, vittorioso con i suoi compagni di squadra nella gara di bob a 4. A sbalordire tutti è il fatto che 12 anni prima, ai Giochi estivi di Anversa 1920, Eagan, come pugile, era salito sul più alto gradino del podio nella categoria dei massimi leggeri. Dopo Lake Placid diventa il primo e unico atleta a conquistare una gara sia nei Giochi Olimpici estivi che invernali.
Di poverissima famiglia di Denver, Eagan riuscì a frequentare gli studi di legge a Yale e Harvard, fino a Oxford, facendosi largo dapprima nella boxe, conquistando prima il titolo americano e poi quello britannico.
St. Moritz (1928 e 1948), Innsbruck (1964 e 1976) e Lake Placid, che rivedrà il sacro fuoco nel 1980 in piena guerra fredda, sono le uniche città a ospitare due edizioni invernali dei Giochi.