Come si può definire una “vera” squadra?
La squadra è un gruppo di persone preposte allo stesso compito e coordinate per una
funzione comune. Per essere una “vera” squadra non basta vivere tutti sotto lo stesso
tetto o nello stesso spogliatoio o in campo durante una partita, tutti i componenti della
squadra, sia essa la famiglia o un “team” devono essere allineati, in equilibrio, uniti e
con la mente rivolta a costruire un “vero” Team Building.
Quando si può definire una famiglia come una “vera” squadra?
Il successo di una “vera” squadra-famiglia è dettato dalla sinergia e dal
funzionamento di tutti i componenti: non può gravare tutto su una persona, ci
sarebbe uno squilibrio, a lungo andare si perderebbe di efficacia e si creerebbero dei
malcontenti.
Quindi? A questo punto occorre dividersi i compiti!
Dividersi i compiti in una squadra e in famiglia significa:
– riuscire a fare più cose assieme con dei compiti ben delineati;
– stancarsi di meno;
– essere più sereni;
– riuscire a godersi anche del tempo per fare altre cose insieme.
Il fare una cosa, l’ubbidire, il rispettare le regole in casa ….. può diventare più
leggero se si cambia il punto di vista e nel momento in cui dobbiamo fare qualcosa
che non possiamo delegare a nessun altro, possiamo cercare delle modalità più
leggere o comunque evitare di partire già “con il piede sbagliato” ed essere
insofferenti quando si esegue un dovere!
Il dover ritornare in difesa per un attaccante in una squadra, può essere meno faticoso
se contribuisce alle idee dell’allenatore che predilige il gioco a tutto campo.
In una famiglia e in una squadra non ci può essere competizione interna o lo scarica
barile: “Io faccio”, “Tu non fai”, “ Se io faccio …. tu devi fare…”: tutti devono
collaborare ed essere a disposizione per il bene comune!
Assolutamente in famiglia e in squadra non ci devono essere rancori e insofferenze
nei confronti dei componenti o voglia di rivincita sugli altri: fare squadra ….. una
squadra serve per mettere dei buoni pilastri educativi.
La complicità e la collaborazione
In una famiglia è molto importante la complicità, soprattutto tra i due “capisquadra”
(padre e madre) e per i figli non c’è niente di più bello che vedere il papà e la mamma
che sono complici, alleati, collaborativi e non ……. due realtà individuali che vivono
due vite parallele o secondo gli stereotipi classici del maschio che ha delle mansioni e
la femmina delle altre.
In una “vera” squadra di calcio, di basket o di volley ci deve essere complicità e
collaborazione tra il capitano e gli altri compagni e questa complicità (che non deve
essere a danno dell’allenatore) i giocatori la devono creare durante l’allenamento,
nello spogliatoio e nel tempo libero.
La casa, lo spogliatoio
In famiglia e in squadra è molto importante il concetto di “insieme” e di fare “con”. È
molto importante che i figli siano educati fin dalla prima infanzia alla collaborazione
e non al fatto che devono essere serviti e riveriti.
Non si può preferire un figlio o una figlia rispetto all’altra o all’altro, i figli sono “
tutti uguali” e se si pretende che i propri figli comprendano il rispetto, il valore di ciò
che si fa per loro e i ruoli, deve passare il messaggio che i genitori sono disponibili,
non a disposizione.
La casa è come lo spogliatoio in una squadra di calcio, di basket, di volley, di rugby:
lo spogliatoio è sacro, nulla deve uscire dalla spogliatoio, nulla deve uscire dalla casa.
Se i figli non lo capiscono da piccoli, non lo capiranno neanche durante il periodo
adolescenziale e cercare di inquadrarli quando sono grandi, diventa un’impresa
veramente faticosa che rischia di trasformarsi in una lotta quasi quotidiana. In uno
spogliatoio ci si può dire di tutto ma non deve trapelare all’esterno.
Conclusioni
Per evitare di finire a fare un continuo braccio di ferro ed essere sempre in rincorsa, è
importante mettere delle buone basi sia in famiglia che in una squadra. La famiglia e
la squadra devono avere dei valori riconosciuti da tutti i componenti e permettono di
differenziare ciò che è giusto da ciò che non lo è.
E’ opportuno a questo punto creare un “Team building” oliato alla perfezione e che
produca risultati: una bella famiglia e una bella squadra!