Quella di domenica 4 ottobre 2020 sarà una giornata che gli amanti del tennis italiano ricorderanno per molto tempo grazie a Martina Trevisan e Jannik Sinner. Dopo 9 anni dal fantastico 2011 di Francesca Schiavone e Fabio Fognini abbiamo di nuovo due giocatori azzurri nei quarti di finale del Roland Garros, lo Slam rosso che quest’anno causa pandemia da Covid-19 si sta disputando in questi freddi giorni tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.
Questa volta si tratta della ventottenne Martina Trevisan che dalle qualificazioni si è spinta fino al martedì della seconda settimana incorniciando una settimana da sogno con la vittoria odierna in due set per 64 64 contro la numero 8 del mondo la olandese Kiki Bertens. Una vittoria che porterà la giocatrice italiana dal sorriso smagliante ad entrare tra le prime 90 giocatrici del mondo ma che segna uno spartiacque per una ragazza che, dopo essere stata molto forte da giovanissima, si era ritirata dal tennis per cinque lunghi anni dai terreni di gioco e durante questo periodo aveva anche dovuto affrontare e superare uno scoglio ben più arduo di quello di una partita di tennis, ovvero l’anoressia. Da questo magnifico Roland Garros comunque vada la partita contro la polacca Swiatek (vincitrice a sorpresa contro la favorita numero Halep) martedì prossimo, la Trevisan ha dimostrato a tutti gli sportivi che non bisogna mai mollare e che bisogna sempre credere nei sogni che si hanno da ragazzi.
Oltre a Martina l’Italia del tennis quest’oggi gioisce per la consacrazione del “predestinato” di colui che da circa un anno sta lasciando il segno nel tennis che conta poco più che maggiorenne. Stiamo parlando del 19 enne Jannik Sinner, numero 75 al mondo ancora per pochi giorni, che ha sconfitto in quattro set il tedesco Alexander Zverev numero 7 del mondo e testa di serie numero 6 del tabellone parigino, ma soprattutto fresco finalista appena quindici giorni fa degli Us Open dove è andato vicinissimo alla prima vittoria di uno Slam. Sinner ha vinto abbastanza nettamente 63 63 46 63 ma oltre ai numeri quel che ha impressionato è la facilità con la quale il giovane di San Candido, allenato da oltre un anno da Riccardo Piatti nella sua academy di Bordighera e che per lui ha “abbandonato” il quasi top ten Coric, è riuscito per quasi tutta la partita a dominare gli scambi da fondo campo mandando il tedesco da una parte all’altra del Suzane Lenglen.
Ai quarti sarà chiamato alla prova del 9 per l’ingresso definitivo in pianta stabile tra i grandi di questo sport affrontando Rafa Nadal, il padrone di casa qui a Parigi capace di vincere per ben 12 volte sui Bois de Boulogne e che Jannik ha già raggiunto nel “record” di essere il secondo quarto finalista del Roland Garros alla prima partecipazione come fece proprio il maiorchino nel 2005.
Inoltre, il cielo parigino potrebbe diventare ancora più azzurro perché mentre scriviamo questo articolo alle 17 e 30 c’è ancora l’ultimo italiano in campo Lorenzo Sonego opposto all’argentino Schwartzman.
Daniele Flavi (AGL)
(foto tratta da la stampa.it)