Era il 4 Novembre 1984 quando John McEnroe conquista il 13° torneo della stagione battendo in finale a Stoccolma lo svedese Mats Wilander 6-2, 3-6, 6-2. Mai nessun tennista da allora riuscirà a fare tanto.
L’anno di McEnroe inizia al Madison Square Garden con il trionfo nel Masters ’83 su Kriek, Wilander e Lendl. A Philadelphia mette k.o. Fleming, Davis, Smid, Fibak e ancora Lendl. A Richmond batte Harmon, Edberg, Gerulaitis e Denton. Dopo le 2 vittorie in Davis su Nastase e Segarceanu, McEnroe rimane nel vecchio continente vincendo senza perdere set i tornei di Madrid (finale su Smid) e di Bruxelles (finale su Lendl). Quando torna in America vince il Masters Wct di Dallas su Gerulaitis, Curren e Connors. Sulla terra verde di Forest Hills batte Tarr, Denton, Kriek, Arias e Lendl. E su quella rossa di Düsseldorf, nella Coppa delle Nazioni, impallina Clerc, Higueras, Maurer e Lendl. Quando arriva al Roland Garros è il favorito numero 1: batte De La Pena, Testerman, Purcell, Higueras, Arias e Connors che gli vale il 42° successo di fila. Ma dopo essere stato avanti 2 set perde, sfinito e stanco, 7-5 al quinto contro Lendl. Ricarica le pile vincendo il Queen’s su Shiras e poi, dopo aver perso un set nel primo turno contro l’australiano McNamee, conquista Wimbledon stritolando negli ultimi due turni Cash e Connors. In Davis regola Clerc e Jaite, a Toronto vince su Gerulatis poi perde, per staccare un po’ la spina, contro Amritraj a Cincinnati.
La pausa gli fa bene e a Flushing Meadows lascia solo due set a Connors in semifinale prima di triturare in tre set Lendl in finale. A fine settembre non perde neppure un set a San Francisco (finale su Gilbert), poi batte Cash e Fitzgerald in Coppa Davis e sbanca Stoccolma. Nella finale di Davis di Göteborg contro la Svezia arriva la terza e ultima sconfitta dell’anno, patita nella prima giornata contro Sundström. Due giorni dopo batte Mats Wilander a punteggio acquisito firmando l’82esima vittoria in 85 incontri disputati. Neppure Roger Federer saprà fare tanto.