Bloooog!
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Un gran capocciata di Dzeko, per un gol pieno di molti significati. Non è un ribaltone, non c’erano proprio i numeri e i presupposti per farlo. Però dopo 52 giorni scoprire che il campionato non è chiuso – e poteva quasi esserlo… – è un segnale di vitalità di una Serie A che non ha ancora scelto del tutto i suoi padroni.
Fermato dall’ Inter, il +8 del Napoli si assottiglia a + 5 sul Milan. Hanno vinto tutte le dirette concorrenti (il Milan, la Juve, l’Inter), tranne il Napoli di Spalletti che consideravamo la squadra più forte e più solida. Non è stato così, il Napoli sceso in campo era quello dell’anno scorso, non quello irresistibile della stagione premondiale. Prima sconfitta, con Osimhen quasi mai pericoloso, lo straordinario Kvaratskhelia assolutamente normalizzato e sostituito, il formidabile Kim beffato da Dzeko, schierato in coppia con Lukaku. Due pesi massimi per l’attacco dell’ Inter e il campione del mondo Lautaro lasciato fuori. Il campionato non si gestisce, evidentemente, con le stesse gerarchie del Mondiale.
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