L’estate in cui la temperatura raggiunse valori mai raggiunti, tra le case del Bronx, che, abbandonate, bruciarono senza posa, nelle strade, percorse dal figlio di Sam, il killer misterioso , dietro le porte dello Studio 54 , la discoteca di artisti, regine e parvenue.
Un atmosfera cosi folle e bizzarra che non potè che contagiare lo US Open, l’ultimo torneo che si giocò al West Side Tennis Club di Forest Hills.
In una atmosfera decadente, di un country club austero e magnifico, destinato ad essere rimpiazzato dagli spazi cementificati di Flushing Meadow, la brat pack del grande tennis degli anni 70, giocò un torneo che si distinse per le follie off the court, più che per le partite giocate nei rettangoli verdi.
Al torneò partecipò un transessuale che aveva già giocato il torneo da uomo , ci fu una sparatoria nello stadio, mentre giocava il giovane Mc Enroe, si fece strada in tabellone un carneade armato della famigerata racchetta spaghetti, ci furono proteste razziali, tumulti, allarmi bomba e la finale non si concluse con una stretta di mano ma con un invasione di campo in stile sudamericano.
Un caleidoscopio di episodi così diversi e inusitati che valeva la pena di essere raccontato da Corrado Erba, giornalista outsider , amante del tennis e dei magici anni 70.
Indossate dunque magliette a collettoni, calzoncini color crema e scarpe di tela e non dimenticate, una 44 Magnum.
Absolutely Free
180 pagine.