Bloooog!
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L’Inter batte il Genoa e vola a +15 sulla Juventus. Ormai questo non è più un campionato, ma un’esibizione da circo. Ma soprattutto, sulla marcia trionfale dell’Inter, si stende un velo fatto di aiutini vari e antica “sudditanza psicologica”. Un venticello che spira alle spalle dei nerazzurri e che di fatto ha trasformato tutti gli episodi dubbi in suo favore. Se ne è avuto riprova anche nel match col Genoa vinto per 2-1, dove alla fine la differenza l’ha fatta un rigore fasullo fischiato dall’arbitro Ayroldi e cocciutamente confermato alla moviola in campo. Samo al caos, l’intera classe arbitrale è in rotta e il designatore Gianluca Rocchi incapace di gestirla e di dare senso ed equilibrio all’intero settore. Dopo 8 anni l’introduzione del Var, contrariamente a quanto ci avevano promesso, ha aumentato la litigiosità, gli scontri e i veleni. Con il populista Lotito che pilota il malcontento e minaccia azioni legali. Il Var è ormai Frankestein, un mostro creato da noi stessi ma ormai sfuggito al controllo…
L’INTER E UN CAMPIONATO DA CIRCO
Inter a +15 sulla Juventus. Comincio ad avere molti dubbi su un campionato dove alla 27a giornata la squadra di testa ha scavato un tale baratro che la protegge dalle inseguitrici. Posto che abbia ancora un senso usare il concetto dell’inseguimento. Visto che un inseguimento vero e proprio non c’è mai stato. Alla fine mi chiedo, abbiamo assistito a un campionato o a un numero da circo.
60% MERITO DELL’INTER, 30% COLPA DEGLI ALTRI, 10% DI VENTICELLO A FAVORE
In questo campionato mai esistito e già chiuso ben prima che si arrivasse a un tale divario c’è sicuramente tanto merito dell’ Inter (60%) che miete vittorie su vittorie – nel 2024 ha fatto addirittura l’en plein -, c’è incapacità di tante concorrenti che non si sono presentate al via all’altezza di una corsa scudetto – soprattutto Juventus e Milan – oppure si sono autodistrutte come il Napoli (30%), e c’è infine anche un venticello che ha spirato a favore dell’ Inter – chiamatela “sudditanza psicologica” come un tempo o come volete – che ha quasi sempre convertito in suo favore tutti gli episodi dubbi della stagione (10%).
L’INTER E L’ASSURDITA’ DEL RIGORE SU BARELLA
Come il caso del rigore concesso all’Inter per fallo su Barella in Inter-Genoa 2-2. L’entrata di Frendrup è nettamente in scivolata prima sul pallone, per poi travolgere effettivamente l’interista. Che comunque arriva al tiro. L’arbitro Ayroldi non ha cambiato opinione nemmeno quando è stato richiamato al Var, dove evidentemente erano di parere contrario al suo. Ma Ayroldi è rimasto della sua opinione e ha confermato il rigore. A sua attenuante posso pensare, ma non ne siamo sicuri, che non siano riusciti a fargli vedere sul monitor le immagini più chiare ed evidenti. Ma quell’episodio, in una partita finita 2-1, alla fine diventa decisivo. Unica fortuna che l’Inter non ha certo bisogno di un paio di punti in più per vincere questo scudetto, mentre il Genoa ha giocato talmente bene e proficuamente prima – e anche la stessa partita con l’Inter – per cui non gli si è fatto, alla fine, un gran danno.
LO SCONQUASSO ARBITRALE
L’episodio getta ancora più scompiglio sull’intero campionato ormai tormentato da errori e da polemiche sull’uso del Var. Con una classe arbitrale completamente allo sbando e un vertice tecnico dirigenziale – il designatore Gianluca Rocchi – che non riesce a dare ordine, senso ed equilibrio a tutta l’attività. Uno sconquasso generale.
IL PARADOSSO DI LAZIO-MILAN E L’USCITA DI MAIGNAN
La spiegazione dell’episodio del rigore di Lazio-Milan con l’uscita di Maignan su Castellanos che può essere rigore ma anche non essere rigore, è il paradosso che alla fine non spiega quell’episodio ma fa una fotografia di tutta questa gran confusione cui stiamo assistendo. Va bene l’uno e va bene l’altro, vuol dire che non ci si capisce più niente. Noi spettatori, ma soprattutto gli stessi addetti ai lavori: arbitri, giocatori allenatori.
IL VAR E’ UN FRANKESTEIN SFUGGITO AL CONTROLLO
Il Var doveva diminuire gli errori e svelenire il clima. Invece il Frankestein che abbiamo creato è sfuggito al controllo dei suoi inventori. La moltiplicazione delle immagini a disposizione, la scannerizzazione totale delle partite frame per frame ha creato eventi e circostanze di fatto ingestibili. I dirigenti e gli arbitri attuali non sono in grado di governare il mostro impazzito. E invece di goderci il calcio idilliaco che ci avevano promesso siamo qui a parlare di esposti e denunce, con Lotito in prima persona che populisticamente cavalca il malcontento. Dopo 8 anni di rivoluzione Var, bisognerebbe avere il coraggio di mettere un punto a tutto questo, e ricominciare da capo. Con nuove regole, più semplici e chiare, e se possibile anche nuovi arbitri.
L’INTER E LO SCUDETTO CON +15 O +5, CHE DIFFERENZA FA?
L’Inter non merita che ci siano ombre sul suo scudetto, avrebbe avuto essa stessa interesse a una miglior gestione di questo campionato da parte degli arbitri. Vincerlo lo scudetto con +15 o con +5 sulla seconda alla fine non fa alcuna differenza.
da Il Bar Sport Bloooog! di Fabrizio Bocca