Martedì 4 giugno 2024. Sul calendario e nel taccuino dei ricordi segnamoci questa data storica e straordinaria per il tennis e lo sport taliano. Jannik Sinner diventa n. 1 del mondo, primo azzurro di sempre ad impugnare lo scettro del ranking. Determinante anche il ritiro di Novak Djokovic che, poco prima delle 17, annuncia ufficialmente il forfait nel match di quarti di finale con Casper Ruud a causa dell’infortunio al ginocchio destro, avvenuto lunedì durante la sfida con Cerundolo.
Lo scopre in campo, Jannik, ai microfoni di Fabrice Santoro, dopo aver dominato Grigor Dimitrov per 6-2 6-4 7-6(3) in poco più di due ore e mezza: “Cosa posso dire? Innanzitutto è il sogno di tutti diventare n. 1 del mondo; però è un dispiacere il forfait di Novak e gli auguro una pronta guarigione. Tuttavia, in semifinale cercherò di non pensarci tanto, cercherò di giocare il mio tennis. Ringrazio il mio team, tutto questo sarebbe impossibile senza di voi (rivolgendosi al suo box, ndr), e neanche senza tutti voi (ringraziando il pubblico, ndr). È un momento speciale per me, sono felicissimo di condividerlo con voi e soprattutto con quelli che lo stanno guardando da casa, dall’Italia”.
Una grazia e sobrietà che sa di nobiltà nell’atteggiamento di Sinner perché, nonostante sia la più bella notizia di sempre per uno sportivo e un campione, l’azzurro infatti rifiuta ancora una volta il protagonismo assoluto e dedica subito un pensiero a Nole, per poi rendere onore e merito anche a tutti gli altri, impreziosendo questo storico trionfo di una generosa coralità. Dote rarissima nell’epoca attuale in cui troppo spesso l’ego domina incondizionatamente.
Jannik è il 29esimo tennista ad accedere alla prima posizione mondiale da quando esiste il ranking ufficiale dell’ATP; ci riesce a 22 anni e 9 mesi (ne compirà 23 il prossimo 16 agosto), 14esimo più giovane;
l’azzurro entra in Top 100 il 28 ottobre del 2019;
il 10 aprile 2023 giunge alla Top 10 salendo al n. 8;
il 2 ottobre sale ancora alla quarta posizione;
dopo la straordinaria vittoria all’Australian Open, il 19 febbraio 2024 si posiziona al n. 3;
il 1 aprile compie il penultimo passo verso la vetta per poi raggiungerla il 4 giugno, alle ore 16:53.
Il n. 1 Sinner vanta finora 13 titoli, di cui l’Australian Open e i Masters 1000 di Toronto e Miami; ha disputato altre 4 finali, tra cui le Nitto ATP Finals di Torino e altre due a Miami. Sinner è uomo della storia anche per l’indimenticabile vittoria in Coppa Davis nel novembre del 2023, insieme a Sonego, Arnaldi, Musetti, Bolelli e a Capitan Volandri. È il secondo sigillo nel campionato mondiale a squadre dopo il primo indimenticabile trionfo dell’Italia nel 1976, in Cile.
Al Roland Garros, grazie alla vittoria contro Grigor Dimitrov nei quarti di finale, disputerà la sua terza semifinale in un Major, semifinali raggiunte in tre Slam diversi: Wimbledon, Australian Open e Roland Garros; è il settimo italiano a riuscirci al Roland Garros dopo Panatta, Barazzutti, Cecchinato, Pietrangeli, De Stefani e Merlo. Nella rosa degli azzurri in semifinale nei Major c’è anche Berrettini che ha raggiunto la finale a Wimbledon e la semifinale a Melbourne e New York.
Per Jannik si tratta della 33esima vittoria stagionale ed è imbattuto finora nei Major nel 2024. Nel penultimo round l’altoatesino sfiderà per la nona volta il grande amico e rivale Carlos Alcaraz, n. 3 del mondo, con il quale adesso condivide anche la magia del n. 1. I due sono quattro pari negli scontri diretti e Jannik ha prevalso nell’unico precedente sul rosso, in finale a Umago, nel 2022.