Finalmente dopo la seconda giornata completamente stravolta dalla pioggia a Wimbledon, seppur con un po’ di ritardo, ma oggi si gioca. Certo le nuvole ed il tempo tipicamente londinese con qualche scroscio di pioggia fino al primo pomeriggio sono sempre i protagonisti ma quando finalmente si riesce ascendere in campo ci pensa la nostra numero, Elisabetta Cocciaretto a far sorridere i tifosi azzurri presenti in un discreto numero tra i campi di Curch Road.
La ‘Coccia?, come viene chiamata affettuosamente la 22enne di Fermo n.43 WTA, è riuscita a trarre vantaggio dalle due interruzioni che hanno caratterizzato la sua partita sconfiggendo la colombiana Camila Osorio, non certo una specialista del verde e numero 71 Wta, con il punteggio di 63 64 in un’ora e 14 minuti.
Per la seconda volta approda al secondo turno ai The Championships ed ora al secondo turno troverà la spagnola dal gran servizio Rebeka Masarova, n.66 WTA, alla sua prima partecipazione a Wimbledon che nel primo turno ha eliminato al super tie-break l’egiziana Sherif, 31esima testa di serie.
La serenità di Elisabetta
Quello che più impressiona della Cocciaretto è la sua solarità e soprattutto la grande maturità che dimostra a soli 22 anni. Una ragazza che ha l’idee molto chiare e che sa che deve migliorare ancora tanto per continuare a scalare la classifica, anche perché essere la numero uno d’Italia da qualche settimana non le ha cambiato la vita.
Una Cocciaretto che ha scoperto che giocare sull’erba è molto bello: “si sinceramente mi piace giocare su questa superficie – ha spiegato in sala intervista subito dopo una doccia – sto cambiando il mio gioco cercando di anticipare il più possibile il colpo e cerco di stare più bassa possibile e di aprire di meno”.
Poi ovviamente il discorso si è spostato sull’atmosfera unica che si vive a Wimbledon sia nei campi che fuori. “In questi giorni di pioggia non è stato facile far passare le ore di attesa prima di entrare in campo. Ma sono riuscita a trovare il giusto equilibrio anche perché abbiamo deciso con il mio allenatore di prendere una casa al Village a 10 minuti dai campi. Ero un po’ titubante perché dovevo prenderla per due settimane e quindi non volevo essere troppo ottimista. Invece, sono proprio contento perché sono anche il mio preparatore atletico che sta con la moglie ed un altro giocatore che ogni tanto ci aiuta al circolo.
La promessa
Poi in tono scherzoso ha fatto una promessa ai giornalisti presenti: “la casa è prenotata fino a giovedì prossimo (il giorno delle semifinali femminili ndr) quindi se dovessi arrivarci facciamo un festino ed invito tutta l’Italia”
I grandi margini di miglioramento
“Io mi sento di avere grandi margini di miglioramento soprattutto dal punto di vista mentale e di gestione di alcuni momenti delle partite. La mia caratteristica principale non è nel gioco ma nella mia intelligenza, non voglio però essere presuntuosa, e quindi voglio migliorare in questi aspetti mentali che poi sono quelli che fanno la differenza. Il mio allenatore da questo punto di vista è bravissimo e mi da un grande aiuto e soprattutto capisce subito dove ho sbagliatoe dove debbo migliorare”.
Da Wimbledon, il nostro inviato Daniele Flavi