Nasce ad Almonte vicino a Ottawa in Canada, James Naismith, l’inventore della pallacanestro. Naismith, pastore protestante, insegnava alla YMCA di Springfield nel Massachusetts quando Luther Gulick, il responsabile dell’educazione fisica, gli chiese d’inventarsi qualcosa per far divertire gli studenti durante le noiose lezioni invernali di ginnastica.
Il 15 dicembre 1891 Naismith sviluppò le 13 regole originali del gioco del basket e il 15 gennaio 1892 pubblicò queste regole facendo nascere ufficialmente il gioco della pallacanestro.
Il nuovo gioco si ispira al passatempo canadese “duck on a rock” che consiste nel colpire con un sasso una pietra posta in cima a una roccia, al quale Naismith associa gli anelli impiegati nell’antico calcio maya. Muovendo da queste fonti d’ispirazione, Naismith elabora un regolamento che prevede due squadre di 9 giocatori ciascuna, il divieto di camminare trattenendo il pallone, che può essere toccato solo con le mani, e l’abolizione del contatto fisico, sanzionato come fallo. Il canestro è costituito da un cesto di vimini per raccogliere le pesche.
La pallacanestro si diffonde rapidamente negli Stati Uniti sfruttando la fitta rete degli ostelli YMCA e radicandosi nei licei e nelle università. Nel 1915 viene messo a punto il primo regolamento valido a livello nazionale. Ben presto questo gioco si trasforma in sport professionistico, tanto che nel 1926-27 nasce a Chicago la squadra fenomeno degli Harlem Globetrotters, fondamentale nel contribuire in maniera esponenziale alla popolarità e alla diffusione della disciplina.
In Italia il seme della pallacanestro attecchisce grazie a un’insegnante di educazione fisica senese, Ida Nomi Pesciolini che nel 1907 traduce dall’inglese il regolamento del gioco per farlo praticare alle sue ragazze della Mens Sana. La prima partita in Italia si disputa all’Arena di Milano l’8 giugno 1919 tra la Seconda Compagnia Automobilisti di Monza e gli Avieri della Malpensa, incontro chiuso salomonicamente sul punteggio di 11 pari.