Carlos soffre e resiste e, così, il rosso dello Chatrier alla fine gli sorride. Dopo le finali a Wimbledon e a New York, per la prima volta in carriera lo spagnolo giocherà l’ultimo atto del Major parigino dopo aver interrotto la storica cavalcata parigina di Jannik Sinner. Non solo. Carlitos è il più giovane nell’Era Open a disputare una finale Slam su tutte e tre le superfici.
Il n. 3 del mondo sorprende l’azzurro, nonché grande rivale e amico, nel loro nono scontro diretto (erano quattro pari) dopo 4 ore e 12 minuti e con il punteggio 2-6 6-3 3-6 6-4 6-3. Una maratona in cinque set fatta di alti e bassi per Carlos che, tuttavia, ha saputo ritrovare calma, fluidità, precisione e un livello altissimo di gioco, soprattutto nell’ultimo e decisivo set, sfruttando tutto il suo repertorio e approfittando anche un po’ del calo fisico e al servizio di Sinner.
Lo spagnolo domenica sfiderà il vincente tra Zverev e Ruud per il terzo sigillo slam, il primo a Porte d’Auteuil, nonché 14esimo titolo. Nonostante la sconfitta in semifinale, la trasferta parigina di Sinner entrerà negli annali del tennis italiano e mondiale per lo straordinario traguardo raggiunto con la conquista della vetta della classifica mondiale. Da lunedì 10 giugno, infatti, il tennista della Val Pusteria sarà ufficialmente il numero 1 del mondo. Straordinario. Sinner lascia Parigi dopo dodici vittorie Slam consecutive nel 2024 e 34 match vinti tout court dall’inizio dell’anno.
“Devi trovare la gioia nella sofferenza, questa è la chiave” spiega Carlos ad Alex Corretja nell’intervista postmatch in campo, “e questo vale ancora di più sulla terra, perché ci sono scambi lunghi, devi lottare, soffrire e, come ho detto spesso al mio team deve piacerti la sofferenza. Le partite più dure nella mia breve carriera sono state proprio quelle con Jannik allo US open 2022 e quella di oggi, questo dimostra che grande giocatore è Jannik, che ha un team fantastico e spero di giocare tante partite come queste in futuro con lui. Nel terzo set avevo visto che stava facendo fatica, entrambi avevamo i crampi, ho imparato dalla partita contro Djokovic dell’anno scorso, ho imparato che bisogna mantenere la calma, perché prima o poi i crampi passano. Sì, è vero, il terzo set è stato un po’ strano ma, alla fine, ci sono stati scambi bellissimi“.
L’andamento del match
Primo set: dominio Sinner
Un match lottatissimo fin dal primo punto e primo gioco che si decide ai vantaggi. Ed è subito Jannik a fare la differenza strappando il servizio a Carlos, per poi vincere facilmente il gioco successivo: 2-0. Gioca profondo, Sinner, in modalità rullo compressore che costringe spesso l’avversario all’errore. Il dritto dell’azzurro è devastante e profondo, contro il quale lo spagnolo fa fatica a trovare una soluzione efficace; Sinner è impeccabile e prende il largo sul 3-0 e poi 4-0… Velocissimo con i piedi, si posiziona perfettamente in campo ribattendo ai colpi dell’avversario che continua a sbagliare. Alcaraz recupera uno dei due break avvicinandosi sul 2-4. Sinner si allontana ancora sul 5-2, infierendo ancora con il dritto. Dominante Jannik, 6-2.
Secondo set: la reazione di Carlos
Una profondità costante e disarmante di Sinner che fa sì che Alcaraz subisca il quarto break in cinque turni di battuta. Ed è 2-0 per Sinner anche nel secondo parziale. Arriva comunque la reazione dello spagnolo, che approfitta di qualche sbavatura di Jannik e conquista tre giochi di fila sorpassandolo sul 3-2. Ora Carlos alza il livello, è più sicuro e comincia a mettere in difficoltà l’avversario che perde sensibilmente in precisione. La seconda frazione è appannaggio dello spagnolo per 6-3.
Terzo set: la tenacia di Sinner
L’ex n. 1 del mondo colpisce in modo sempre più sciolto e ritrova potenza e profondità, tanto da sorprendere ancora al servizio Sinner, infliggendogli il break sull’1-1. Ma il controbreak non si fa attendere e l’azzurro pareggia i conti sul 2-2. Nonostante un fastidio alla mano, forse un crampo, Sinner lotta, ancora e ancora, riuscendo ad allungare nuovamente il passo sul 5-2, scardinando le certezze ritrovate dello spagnolo. Perfetto nel ritrovare timing ed incisività, l’azzurro chiude in volata anche il terzo set, 6-3.
Quarto set: nel testa a testa prevale Alcaraz
Entrambi rimangono saldamente attaccati allo score e mantengono l’equilibrio fino al 4-4. Ma questa volta è lo spagnolo a fare la differenza, ritrovando calma, fiducia e alcuni winner devastanti. Vince il quarto parziale 6-4. I due si giocheranno tutto al quinto e decisivo set.
Quinto set: la vittoria in volata di Carlitos
Scatenato lo spagnolo che ritrova definitivamente il proprio tennis esplosivo e penetrante per portarsi rapidamente sul prezioso vantaggio del 3-0, poi 4-1. Rischio e tantissima adrenalina nei punti decisivi da parte di entrambi. Sinner annulla un matchpoint sul 3-5 con un dritto coraggioso e profondo; ma ce ne sono ancora due grazie al servizio insidiosissimo e pieno di effetto di Alcaraz. La terza palla del match è quella buona per lo spagnolo che si assicura il posto in finale, la prima per lui a Parigi, dopo 4 ore e 12 minuti di gioco.