Fare la famosa queue ‘la coda’ a Wimbledon per i veri appassionati di tennis di tutto il mondo è come entrare nella storia perché è una delle tradizioni più longeve di uno sport. Le origini della queue hanno oltre cento anni. Dalle strade intorno all’impianto londinese dove si radunavano coloro che volevano entrare nell’impianto, si è poi passati alla mega area all’interno del park di Wimbledon con tanto di rigida organizzazione con ben 300 stewards che coordinano le circa 10 mila persone che invadono questi spazi sin dalla prima giornata dei campionati di tennis più famosi al mondo.
Riuscire ad acquistare on-line un biglietto cosi come avviene per tutti gli altri tornei dello Slam è una cosa praticamente impossibile perchè si può accedere solo ad un ballottaggio dove il biglietto e la sessione che si può ‘vincere’ o meglio si può vincere la possibilità di acquistarlo, la decide l’organizzazione. Con questo sistema della coda, che da molti è criticata, si rispetta una sorta di democratizzazione del tutto e si eviterebbe il bagarinaggio. Invece, se si hanno tanti soldi a disposizione si possono acquistare i Debentures Tickets del Campo 1 che soni stati messi in vendita per l’ultima volta per il periodo 2022-2026. Si tratta di abbonamenti a cifre elevatissime, ma con una particolarità: possono essere rivenduti legalmente.
Ma come funzione la queue
Ma per capire come funziona la queue bisogna entraci dentro, bisogna alzarsi presto la mattina, prendere molto freddo e la pioggia perchè a Londra anche durante il torneo che si gioca a luglio può far freddo come quest’anno dove le temperature non hanno mai superato i 20 gradi. Noi lo abbiamo fatto ed ora vi sveliamo tutti i segreti.
Il tutto si svolge nell’area di Wimbledon Park, proprio di fronte l’ingresso principale, un’area molto attrezzata con punti ristoro e servizi igienici, con la possibilità di prendere l’acqua e di mettere la tenda. E si proprio la tenda perchè le attese sono molto lunghe soprattutto se vuoi accaparrati i biglietti per i campi principali.
Per anni si è sviluppata spontaneamente fuori dai cancelli dell’All England Club, poi l’hanno spostata negli ampi spazi di Wimbledon Park. Partiamo dall’assioma fondamentale che ogni persona in coda ha diritto ad acquistare un solo biglietto, e gli stessi non sono rivendibili. Per essere certi di entrare bisogna arrivare sul prato entro le 6 del mattino, o meglio antecedentemente alla prima metro che arriva da Londra.
Si può iniziare a fare la coda dalle 16 del giorno precedente. Noi stamattina siamo arrivati alle 5 e 20 ed avevamo il numero 4887 ed eravamo posizionati nella sezione di prato con tanto di linea bianca K10. La disponibilità dei posti messi in vendita giornalmente sui campi principali termina molto prima rispetto a quelli secondari e senza i posti numerati. Ogni giorno vengono messi in vendita 500 biglietti per il campo centrale ed un migliaio del campo numero 1 che poi anche i due campi coperti. Quindi il giorno precedente appena esce il programma ci si può organizzare in base ai giocatori o giocatrici che si vogliono seguire.
Il prezzo dei tagliandi per il Centre Court oscilla tra i 70 e i 240 euro, ovviamente in base alla giornata: più si va avanti, più i prezzi lievitano. E’ possibile fare la coda fino al mercoledì della seconda settimana, mentre dalle semifinali in poi è tutto esaurito in prevendita.
Durante la fila le ore passano in maniera abbastanza tranquilla tranne che per i capricci del tempo e dell’immancabile pioggia, oltre che del freddo. Si fanno incontri molto belli con i tanti inglesi presenti che addirittura si portano dietro anche i bimbi molto piccoli e li fanno giocare sull’erba bagnata a piedi nudi con 5 gradi di temperatura, ma ovviamente siamo noi italiani quelli strani. E proprio il numero di italiani presenti in coda è una delle cose che impressiona maggiormente: si sentono dialetti ed accenti provenienti dal Nord al sud Italia.
Verso le 11 siamo arrivati al viale posto all’ingresso del grande parco ed in circa 15 minuti siamo arrivati con la fila che scorreva abbastanza velocemente davanti alla biglietteria e finalmente siamo riusciti ad acquistare il tanto atteso biglietto e dopo altri 15 minuti siamo riusciti ad entrare nell’impianto di Church Road.
Una soddisfazione immensa che fa superare le fatiche delle tante ore in piedi oppure su appoggi di fortuna e che si sublima con nostro figlio che come ricompensa riesci farsi la foto con il suo idolo e numero uno del mondo Jannik Sinner.
Da Wimbledon, Daniele Flavi