Bloooog!
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Due. Due squadre italiane, Roma e Fiorentina, che fanno un buco nell’acqua nel momento topico della stagione. E due finali perse in due settimane dalla Fiorentina. Le disgrazie viaggiano spesso in coppia.
Per la Fiorentina è una brutta botta e non esiste consolazione. Quelli che parlano di grande stagione, di vittoria che sarebbe stata meritata, di aver giocato meglio (pure) e di base di partenza per costruire una grande squadra, sanno benissimo che in questi casi ci si mente l’uno con l’altro e che le parole sanno di presa in giro. Mettiamoci pure che la finale di Praga è stata funestata da brutti incidenti tra le due tifoserie della Fiorentina e del West Ham, 16 tifosi viola fermati, e pure un lancio di oggetti su Biraghi, con tanto di ferita sanguinante sulla testa, e ci rendiamo conto che la serata sarà pure da ricordare ma è stata pessima.
Ora ci vuole solo tempo per smaltire la botta e allontanare il più possibile il ricordo di una serata maledetta. Il West Ham alza la Coppa e la Fiorentina si lecca le ferite e si fa prendere dai rimorsi. In due settimane, due mercoledì sciagurati (24 maggio e 7 giugno 2023), ha consegnato la Coppa Italia all’Inter e la Conference League al West Ham. Avversari oggettivamente più forti, ma sentirsi dire che si è giocato belle partite comunque è da fessi, aumenta parecchio il rodimento interno.
Siccome in questi casi si diventa fastidiosi, pignoli e stupidamente cavillosi, alla fine non si può banalmente constatare che le partite te le giochi per un dettaglio, per un particolare. E dunque intorno a quello si finisce per indugiare. La Fiorentina di Italiano ha mentalità offensiva e corre spesso rischi di troppo, ma a una manciata di minuti dai supplementari potresti anche essere più pratico, meno teorico, insomma un po’ catenacciaro per 5 minuti soli. Senza per questo fare abiura dei tuoi sacramenti. Persino Guardiola oggi gioca più coperto e prudente.
“Ho visto i ragazzi distrutti – ha detto l’allenatore della Fiorentina – abbiamo perso due finali giocate veramente bene. E’ un peccato, non immaginavo potesse finire così”. Sul suo futuro ha risposto con la classica frase “a fine stagione ci si siede col presidente e si fa il bilancio senza problemi”, per poi rimanere imbarazzato e muto quando gli hanno detto seccamente: “quindi resta allora…”.
Fabrizio Bocca
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