Da 15 anni Maurizio Zamparini è proprietario del Palermo calcio, rilevato nel 2002 a capo di una stravagante trattativa con Franco Sensi, che voleva rinforzare la Roma creando un gruppo di società satellite.
Quindici anni sono tanti: nessun club, dopo l’addio di Berlusconi, ha resistito con lo stesso presidente così a lungo. Curioso che questo primato sia mantenuto da un imprenditore veneto che non ha trovato sbocco nella sua regione. Ma il calcio ci ha ormai abituato a questo e ad altro.
I tifosi del Palermo, adesso, assistono quasi sgomenti alle evoluzioni di Paul Baccaglini, finanziere italo americano che asserisce di volere rilanciare il club rosanero. Non ho elementi per giudicare il senso e la qualità di questa trattativa, ma l’istinto, e ahimé l’anagrafe, mi spingono a diffidare di certi personaggi. Direte: ma come ci si può fidare di uno come Zamparini che in 15 anni ha bruciato 45 allenatori? Se è per questo, Zamparini ha stabilito un primato che non sarà mai battuto: cambiare il titolare della panchina sette volte in una sola stagione, per la serie “l’importante è avere le idee chiare”.
Però è anche vero che ha tenuto in equilibrio i conti grazie a una competenza tecnica di assoluto riguardo. Da Pastore in giù, sono stati tantissimi i giocatori scoperti, lanciati e valorizzati da questo singolare personaggio che ha partecipato da protagonista al teatrino di Biscardi, alle commedie della lega, ai contenziosi con gli arbitri. Per questo, amici palermitani, vi auguro un altro anno di Zamparini, che vi riporterà di sicuro in serie A. Se poi il sindaco Orlando avesse qualche buona proposta….
Enrico Maida