Con una doppietta di Frank Rijkaard e con un gol di Giovanni Stroppa, il Milan si aggiudica per la terza volta la Coppa Intercontinentale battendo a Tokyo 3-0 l’Olympia di Asunción.
Quello di Tokyo fu l’ottavo e ultimo trofeo vinto in carriera da Arrigo Sacchi. Otto trofei conquistati con il Milan nell’arco di 28 mesi.
Ecco le date di tutte le vittorie di Sacchi: il 15 maggio 1988 lo scudetto (sul Napoli), il 24 maggio 1989 la Coppa dei Campioni (4-0 alla Steaua Bucarest), il 14 giugno 1989 la Supercoppa europea (3-1 alla Sampdoria), il 7 dicembre 1989 la Supercoppa europea (1-0 al Barcellona), il 17 dicembre 1989 la Coppa Intercontinentale (1-0 sul Nacional Medellín), il 23 maggio 1990 la Coppa dei Campioni (1-0 sul Benfica), il 29 novembre 1990 la Supercoppa europea (2-0 sulla Sampdoria) e infine il 9 dicembre 1990 la Coppa Intercontinentale (3-0 sull’Olimpia di Assunción).
Nato a Fusignano il 1° aprile 1946, Arrigo Sacchi fu voluto personalmente sulla panchina del Milan dal presidente Silvio Berlusconi e l’arrivo del tecnico romagnolo coincisero con l’epopea degli olandesi (Van Basten, Gullit e Rijkaard) che portarono il Milan sul tetto del mondo.
Nell’estate del 1991, il Ct lasciò il Milan e si rese disponibile per succedere ad Azeglio Vicini sulla panchina della Nazionale. Sacchi esordì con la Nazionale il 13 novembre 1991, dopo che Vicini mancò la qualificazione agli Europei del 1992. Sacchi, aiutato da campioni del calibro di Baggio, Baresi e Maldini, ottenne uno storico secondo posto ai Mondiali americani del 1994, perdendo ai rigori con il Brasile di Romário, Bebeto e Dunga. L’avventura in azzurro si concluse nel 1996 dopo la sconfitta con la Bosnia, ma soprattutto dopo i deludenti Europei d’Inghilterra. Nell’autunno dello stesso anno tornò in sella al Milan subentrando a Óscar Tábarez; poi la breve avventura all’Atletico Madrid e l’addio dopo 3 partite alla guida del Parma.