Ci sono le sfilate di moda a Milano, Parigi… Ebbene, anche il tennis ha qualcosa da dire in merito…”Ma non è solo uno sport?”, direbbe qualcuno. Si, ma non solo.
L’Associazione Tennis Vintage aps, che da anni si adopera nel diffondere in Italia e in varie parti d’Europa la cultura del tennis, ha organizzato la mostra a Sassoferrato sull’abbigliamento tennis dal titolo: “La moda Tennis dalla Pallacorda a Sinner”, dal 13 al 21 aprile con ingresso gratuito, presso la chiesa di San Giuseppe piazza Matteotti. La mostra è stata inaugurata dalla campionessa italiana del tennis la Signora Roberta Beltrame. La mostra è patrocinata dal Comune di Sassoferrato, dal PTR, della Play.it, del Museo Leonardo Bonzi e della AiCS.
L’abbigliamento in mostra riguarda grandi firme della moda tennis, quali per esempio: Teddy Tinling e Oleg Cassini, ma anche storici marchi come Gordon Lowe, Bukta, Lillywhites, Jeager, Kim Top Line e tanti altri marchi storici italiani e di fama mondiale resi famosi dai tanti campioni del passato. Un monitor di grandi dimensioni diffonderà immagini pubblicitarie di abbigliamento tennis dell’Ottocento e del Novecento, di campioni e di campionesse che ne hanno fatto la storia della moda tennis.
Mettetevi comodi e gustatevi la straordinaria mostra allestita dallo storiografo del tennis Salvatore Sodano – Presidente dell’Associazione Tennis Vintge aps. Il quale vi racconterà di atmosfere romantiche e nostalgiche e di emozioni passate grazie alla moda vintage nel tennis, passando attraverso le linee di abbigliamento del Diciannovesimo e Ventesimo Secolo.
Dalle lunghe gonne di seta pesante dei primi vent’anni del 1900, si passò ben presto alle gonne al ginocchio degli anni ’20, finchè una vera e propria rivoluzionaria della moda del tennis fece il suo ingresso sui campi: Helen Jacobs si mostrò al pubblico del torneo di Wimbledon nel 1933 indossando per la prima volta i pantaloncini sopra al ginocchio, cosa mai fatta prima di lei da alcuna!
Non fu l’unica, tuttavia: Lily de Alvarez affrontava i set adornata di monili e agghindata nei colori rosso e oro; poi ancora, ricordiamo la deliziosa Cilly Aussem e, sul finire degli anni ’30, Alice Marble, l’amazzone dal gioco aggressivo, e Suzanne Lenglen, certamente la più celebre di tutte.
Queste furono le primedonne degli anni Trenta nello sport del tennis che dettarono leggi nella moda di questo sport: non possono, infatti, dimenticarsi i loro vestiti, sobria eleganza fatta di camicette smanicate e golfini, gonne plissettate e calze bianche più o meno lunghe fin sopra alle ginocchia.
Come in una casa di moda d’eccellenza, anche il tennis ha visto evolversi il proprio abbigliamento parallelamente all’aspetto agonistico. Cosi, a causa dell’ingombro nei movimenti sempre più esuberanti, i campioni hanno dovuto dismettere i calzoni lunghi, pur sinonimo, per lungo tempo di giocatore adulto e maturo con tutta la sua elegante esuberanza atletica, e le donne lasciarono le gonne lunghe.
Negli anni ‘40 fu la volta di Louise Brough; negli anni ’50 Giussie Moran fece scalpore per le sue culottes leopardate e negli anni ’60 Nancy Richey seguitò il trend dei pantaloncini corti.
Tra i campioni da ricordare vi sono Gordon Lowe, Fred Perry e Renè Lacoste, i cui nomi, sinonimi di Polo e T-Shirt di lusso, ricordano quella loro linea di moda tennis che ha vestito i grandi campioni e campionesse per moltissimi anni e ancora oggi sono marchi che resistono ai colossi mondiali.
La moda tennis strizzava l’occhio anche ai marchi storici quali Bukta, con i suoi 145 anni e più di storia, poi Jaeger, Teddy Tinling e Lillywhites, protagonisti a Wimbledon.
Questi, solo alcuni dei brands più illustri del tennis femminile e maschile della prima metà del ‘900 che saranno esposti alla mostra di Sassoferrato. In Italia, negli anni ’50 nasceva l’eleganza fine e molto curata dell’abbigliamento Australian, ma già negli anni ’60 il pratico cotone della Sandy Sergio Tacchini iniziò a spopolare, inizialmente rigorosamente bianco per poi passare a inconsueti colori che segneranno l’epoca degli anni Settanta.
In quegli anni, le tenniste smisero di vestire i calzoncini per riappropriarsi di uno stile più riconoscibile e pratico, grazie anche a brand come Adidas, marchio preferito dai grandi campioni.
Con l’avvento della televisione, le partite iniziarono a essere trasmesse in multicolor e il look cambiò ancora: gonne e abiti cortissimi e culottes con frange, già in uso negli anni passati, erano lo stile da perseguire.
Il Virginia Slim, un prestigioso torneo femminile a tappe, giocato in America negli anni ’70, divenne la passerella per gli abitini arcobaleno.
Negli anni ’80 e ’90 i marchi più in vista, quasi tutte aziende italiane, erano la Kim Top Line, la FILA, la MAGGIA, la Diadora, MARILENA, ellesse, Lotto, Sergio Tacchini, Pop84 e la MARTINI LINE: questi marchi contribuirono a costruire il ventennio più variopinto di sempre!
Nel 1998 la Devenport ripropose i pantaloncini corti, ma il tentativo di rilanciare la moda ebbe vita breve.
L’avvento della Kurnikova fu spiazzante: short attillato indossato sotto il gonnellino o vestitino tennis cortissimo. Un uragano nella moda, ma solo perché era la Kurnikova una bellissima tennista, il primato, per onor di cronaca, spetta a Martina Navratilova (1992 – sfida tra sessi – Navratilova/Connors), una autentica e definitiva rottura con gonnelloni e calzettoni!
La seguì, nel 2008 la Sharapova, che si presentò in pantaloncini a Wimbledon, abbinati a una mise elegante rigorosamente in bianco.
E arriviamo ad oggi: campioni-star , protagonisti nello sport e nella moda , ammirati e invidiati : Matteo Berrettini, Taylor Fritz e il nostro Yannik Sinner, profeti di uno sport che ancora oggi appassiona e che, come la storia insegna, è protagonista anche nell’evoluzione nella moda….proprio come sta accadendo alle grandi sfilate di Milano e Parigi….
S. Sodano