Diciannove anni dopo Amsterdam 1998, Juventus e Real Madrid si ritrovano nuovamente in finale di Champions League. Saranno loro le protagoniste del match in programma al Millennium Stadium di Cardiff il prossimo 3 giugno. Sarà l’appuntamento clou di uno scorcio di stagione ricco di appuntamenti, come l’assegnazione dello scudetto che passa inevitabilmente attraverso la sfida di campionato tra Roma e Juventus e la finale di Coppa Italia dell’Olimpico tra la Lazio e gli onnipresenti bianconeri.
Ne approfitttiamo per parlare con il grande Roberto Beccantini iniziando dalla polemica legata al caso Totti-Spalletti.
La Roma ha sbancato San Siro con un calcio stellare, ma a fine match l’argomento principale è stato il mancato ingresso in campo di Totti, snobbato da Spalletti quando ormai il risultato era già in cassaforte. Come giudichi la situazione? “I ritiri lunghi sono sempre pericolosi. E’ difficile gestirli e credo che l’errore più grande sia stato fatto dalla società che ha lasciato a Spalletti un compito decisamente ingrato visto l’ambiente romanista”.
Più che la società, il problema più grande è l’ambiente? “A monte c’è il mondo giallorosso che è diverso, per esempio, dal mondo bianconero. Agli occhi dei tifosi juventini Alex Del Piero era un campione amatissimo, agli occhi dei tifosi romanisti Francesco Totti è un dio, e a questo dio è difficile rinunciare. Totti ha dato tanto a tanto ha avuto dalla Roma. Il tempo però sta per scadere e la realtà è l’unica cosa che va accettata”.
Tu con chi stai, dalla parte di Totti o dalla parte di Spalletti? “Spalletti è stato costretto a reggere da solo una situazione molto complicata. Un muro contro muro continuo. Ma nel finale di Milan-Roma l’avrei schierato, anche per l’ultima standing ovation che gli avrebbe tributato San Siro”.
Secondo te la Roma merita di finire al secondo posto o il Napoli esprime un calcio migliore? “Per quello che si è visto in questa stagione credo che il Napoli sia una squadra più completa della Roma. Il Napoli ha perso in Champions League dal Real Madrid e in Coppa Italia dalla Juventus che sono le squadre finaliste in Champions League”.
Come vedi il rush finale della Juventus? “Sono in corsa per il triplete e questo è già un grande traguardo. Hanno speso tanto, ma per Cardiff hanno il tempo necessario per recuperare. Un pareggio a Roma chiuderebbe la corsa scudetto, una sconfitta darebbe ai bianconeri un ulteriore match point da giocare in casa contro il Crotone. C’è la finale di Coppa Italia con la Lazio e poi la partita che vale tutto contro il Real Madrid”.
Come hai visto la Juve alla Stadium contro il Monaco? “La gara è stata condizionata dal risultato dell’andata e quindi era abbastanza prevedibile un avvio molle. Ma si sono sbloccati in tempo, hanno giocato bene fino al gol di Mbappé. Poi si sono addormentati, ma il pestone di Glik a Higuain li ha risvegliati di botto. Ancora una grande prova della squadra di Allegri che si è dimostrato ancora una volta uno stratega infallibile”.