Vista con gli occhi bianconeri, è talmente bello che non sembra vero. Possibile che la Juventus, la parsimoniosa e virtuosa Juventus, quella che fa sempre l’affare migliore, quella che valorizza e riscatta, quella che ci guadagna sempre, abbia speso 105 milioni di euro solo per l’acquisto e ce ne aggiungerà altri 30 d’ingaggio l’anno, portando davvero a Torino il famoso CR7, il mostro del Real Madrid, il cinque volte pallone d’oro, eccetera, eccetera? Possibile che i campioni d’Italia lancino un messaggio così chiaro al campionato, dopo averlo conquistato sette volte consecutive, e alla Champions League stregata, dopo le finali fallite nel 2015 e nel 2017 proprio contro i futuri Palloni d’Oro, Messi e Ronaldo?
Vista con gli occhi dell’appassionato neutrale, è una notizia forse ancor più bella: Ronaldo riporta da solo la nostra serie A a un livello più alto, restituendo d’incanto dignità a tutto il movimento dopo la batosta della mancata qualificazione ai Mondiali, riaccendendo i riflettori internazionali sulle partite di calcio di casa nostra così tanto impoverito di fuoriclasse di caratura mondiale e incapace di produrne più di autoctoni. Un clamoroso colpo di mercato che ravviva le belle promesse di un torneo sempre più equilibrato, dopo le esaltanti prove della Roma, semifinalista di Champions, e del Napoli, ieri di Sarri e oggi di Ancelotti.
Vista invece con gli occhi di un interista, per esempio, cioé del tifoso antagonista numero 1 degli juventini, l’approdo in Italia dell’asso portoghese rappresenta un’autentica tragedia, a prescindere dagli sfottò dei colleghi supporter della Vecchia Signora, davanti alla certezze che un campione così non arriverà in tempi brevi e forse più in maglia nerazzurra. Deprimendo una città intera, già intristita sul fronte Milan che piange sui cinesi e rimpiange Berlusconi, e i palloni d’oro che si sono successi dal 2007 al 2010 da Ronaldo a Kakà, da Ronaldinho a Shevchenko.
Voi con che occhi guardare l’arrivo di Ronaldo in Italia?
VINCENZO MARTUCCI