Erano state troppe le delusioni una in fila all’altra. Dagli Europei di calcio del 2012, la cui assegnazione sembrava pura formalità e invece vennero affidati a Polonia e Ucraina, ai Mondiali di rugby 2015 o 2019 che la FIR (Federazione Italiana Rugby) aveva fortemente promosso nel momento di massimo splendore del rugby italiano (poco più di dieci anni fa) e invece World Rugby destinò all’Inghilterra nel 2015 e al Giappone nel 2019, ai Mondiali di basket del 2014 finiti poi alla Spagna. Negli ultimi tempi il vento sta cambiando, tirando finalmente sempre di più verso l’Italia. Prima la Ryder Cup di Golf del 2023, poi le ATP Finals di tennis che avranno sede a Torino dal 2021. Ora, è l’atletica, la regina degli sport, a regalarci un altro prestigioso avvenimento. Tra 4 anni, Roma tornerà a ospitare i campionati europei a 50 anni di distanza dall’ultima volta. La federazione continentale (European Athletics) ha annunciato poche ore fa l’ufficializzazione della scelta della Città Eterna. Il suo account twitter è stato subito ripreso dalla FIDAL.
La capitale è stata preferita alla polacca Katowice, che potrebbe essere premiata per l’edizione del 2028, per 14 voti a 2. Nel 1974, lo stadio Olimpico di Roma ospitò l’undicesima edizione della rassegna continentale, con Pietro Mennea oro nei 200 metri. Fu quello l’unico successo azzurro, oltre a due argenti (sempre Mennea sui 100 e la staffetta 4×100 m) e due bronzi, uno di Giuseppe Cindolo nei 10.000 metri e l’altro della futura campionessa olimpica Sara Simeoni nel salto in alto (oro a Mosca 1980, proprio come l’ex recordmen barlettano dei 200 metri). Nel 2024, la grande occasione – tra gli altri – per Filippo Tortu di emulare la Freccia del Sud davanti alla sua, alla nostra gente.