Aveva iniziato l’anno da campionessa, a Auckland, lo chiude da “Maestra”, a Riad. Coco Gauff, n. 3 del mondo, trionfa nel Masters di fine stagione in finale contro una delle grandi protagoniste del 2024, Qinwen Zheng, n. 7 WTA. Un match straordinario e sfiancante al tempo stesso per le due finaliste che, non solo hanno sfoggiato un tennis di un livello altissimo, ma hanno disputato una vera e propria competizione atletica. Alla fine, dopo più di tre ore di gioco, Coco domina l’avversaria in rimonta per 3-6 6-4 7-6(2), diventando così la regina tra le migliori otto tenniste della stagione.
Primo sigillo alle Wta Finals per lei, il nono in carriera, prima americana a diventare “Maestra” dopo Serena Williams (2014). Grazie al successo a Riad, Gauff, 20 anni, diventa così la più giovane tennista ad aggiudicarsi il Masters di fine anno dopo Maria Sharapova, nel 2004. Non solo. Coco Gauff è la più giovane americana a vincere le Finals dopo Serena (2001) e la più giovante tennista ad aver battuta nello stesso evento la n. 1 (Sabalenka) e la n. 2 del mondo (Swiatek) dopo Sharapova che, allo US Open 2006, aveva sconfitto Amélie Mauresmo (n. 1) e Justine Henin (n. 2). Finale più “giovane” di sempre dopo i 40 anni in due tra Williams e Sharapova, visto che Coco e Qinwen insieme fanno 42.
Il torneo di Riad è il terzo titolo dell’anno per l’americana – che ha vinto il primo evento della stagione ad Auckland e il ‘1000’ di Pechino a fine settembre -, chiudendo così nel migliore dei modi una stagione costellata di grandi successi ma anche di momenti in cui non è riuscita a confermare le proprie aspettative nelle fasi finali dei grandi eventi, soprattutto nella seconda parte della stagione. Ricordiamo che Gauff, nel 2024, vanta comunque due semifinali Slam, all’Australian Open e al Roland Garros.
Un rush finale tra i più brillanti per la campionessa originaria della Georgia che ora vanta la vittoria in tutte le categorie del circuito (tre ‘250’, un ‘500’, due ‘1000’, uno Slam e le Wta Finals). Ciliegina sulla torta, un montepremi da capogiro, perché la vincitrice ha intascato la somma vertiginosa di 4.805.000 dollari. Ma, al di là del guadagno elevatissimo, questa vittoria ha un valore e un sapore speciali per l’americana, vittima purtroppo, troppo spesso, di commenti social inaccettabili sulle sue sconfitte in campo nel corso della stagione.
È stata un’annata straordinaria anche per la campionessa olimpica di Parigi, Qinwen Zheng che, nonostante la sconfitta bruciante in finale a Riad, termina l’anno tra le più forti, confermando le sue enormi qualità tecnico-atletiche. Vittoriosa a Palermo, ai Giochi di Parigi, a Tokyo e finalista all’Australian Open, Zheng chiude il cerchio del 2024 dimostrando ancora una volta un tennis straordinario e quanto sia diventata un’avversaria tostissima per tutte. Tuttavia, nella parte finale del match contro Gauff, è vittima di un cedimento fatale nella tenuta mentale e di alcune lacune nella strategia, permettendo all’avversaria, più fredda e “cattiva” negli ultimi punti, di andarsi a prendere il trofeo. Resta comunque una stagione straordinaria per lei che, dopo essere stata la prima cinese a disputare una finale Slam dopo Li Na, diventa anche la prima tennista cinese – ed asiatica -, dopo Li Na (2013) a giungere in finale al Masters WTA.
Una vera e propria sfida tra gazzelle il match decisivo di Riad. Coco e Qinwen hanno sfoggiato in campo una performance tecnico-atletica di un livello elevatissimo. La cinese, una “scheggia” capace di coprire il campo anche negli scambi più estremi, è travolgente nel primo set, opprimendo l’avversaria con un tennis granitico, grazie a colpi potenti, soluzioni rapidissime e angolate; glaciale davanti alle palle break, dimostra, nel primo set, freddezza e decisione portando a casa un perentoio 6-3. Ad inizio match, Gauff è, sì, intraprendente ma non sufficientemente “cattiva” per contenere l’esplosività dell’avversaria.
All’inizio del secondo set, la cinese continua la sua corsa sfrenata sino al 2-0 e poi 3-1; poi, qualcosa si inceppa, i dubbi si insinuano e il tennis solido di Zheng comincia a scricchiolare, indebolito punto dopo punto dalla resilienza di Coco, sempre più centrata e agguerrita, che riesce ad alzare il livello del proprio gioco. Nonostante il break sul 5-3, non si scompone e chiude il secondo parziale 6-4.
Il terzo set è un testa a testa senza respiro. Dopo il distacco sul 2-0, la cinese riesce ancora a prendere il largo sul 5-3. Ma Coco ci crede sempre, annulla il gap sul 5-5 per passare in vantaggio 6-5. La lotta disperata di Zheng le assicura il tie-break, ma non basta. Nei punti decisivi, la cinese è vittima di uno stordimento fatale e cede per 7 punti a 2.
Una vittoria trionfante per l’americana che conferma il suo killer instinct nelle finali sul duro: ne ha disputate ben otto, tutte vinte, la prima a riuscirci dopo Serena Williams (dal 2013 al 2015) e la più giovane a farlo dopo martina Hingis (1998). Raggiunge inoltre il record personale di 54 partite vinte in un anno.
“La resilienza agonistica è la risposta” ha affermato Coco a fine match, “adoro dire che avevo ragione io. In particolare in questa occasione, dopo aver avuto commenti su come avrei perso malamente. E così mi sono detta, “vedremo!”. Volevo dimostrare a quelle persone che si sbagliavano e ho lasciate che a parlare fosse la mia racchetta. Questo mi ha motivato“.