e..udite udite, un vistoso richiamo in alto della prima pagina con le foto dei due Mvp, Yoandy Leal e Paola Egonu. Trionfo dei media, perché altri quotidiani hanno intonato peana di ringraziamento.. tardivo..verso un movimento che stenta a farsi strada soltanto per l’ostilità degli stati maggiori assisi sui giornali.
dalla Fivb migliore della manifestazione, cioè Mvp, ha gentilmente rifiutato il premio girandolo al compagno di squadra Leal, cubano naturalizzato carioca per la nazionale, che a suo avviso era stato più bravo di lui. Episodio da libro Cuore, come si diceva ai tempi nostri? Giudicate voi.
Al solito, secondo la moda italica di salire sul carro del vincitore, vero sport nazionale dopo il calcio, tutti all’assalto a glorificare e glorificarsi. In realtà è stata la vittoria sì dell’Italia. Ma della provincia italiana. Pensate, due cittadine che non fanno capoluogo, Civitanova nelle Marche 42.435 abitanti; Conegliano nel Veneto, 35.239, hanno conquistato questo prestigioso trofeo. E le grandi metropoli…? Stanno a guardare. Le due società hanno mostrato al mondo come si fa a salire. D’accordo, ci vogliono le palanche, e tante. Ma bisogna anche saperle spendere
bene. E prima di celebrare i protagonisti nei due fronti, va dato il giusto risalto all’organizzazione societaria, a quei dirigenti che negli anni hanno saputo costruire l’impalcatura idonea per offrire a squadra e staff le condizioni migliori per aspirare a grandi traguardi.
carriera di giornalista o cabarettista, ma che ha preferito continuare a giostrare tra muri, palleggi e schiacciate. Lui, pugliese di Squinzano, uno della generazione dei Fenomeni che hanno fatto grande la pallavolo italiana nel mondo, ha saputo ripetersi anche dalla panchina. E la Polonia soltanto un anno fa, lo aveva giubilato.
senza tanta esperienza, si è dimostrato valido, competente, appassionato professionale, capace di giostrare una squadra dotatissima di campionesse per qualità e numero.
Dalla piccola provincia italiana arriva forte e chiaro un segnale importante. Lavorando bene, crescendo senza fretta, assestando la società, spendendo bene le risorse, in pochi anni si può arrivare in alto, fino al vertice. Da Lube e Imoco una lezione di management che valica la rete della pallavolo. Ci auguriamo che lo sport italiano, escludiamo il calcio, sappia attingere linfa, idee, metodi da questo straordinario successo. Grazie Lube e grazie Imoco per la bella lezione di sport…