Bloooog!
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Çalhanoğlu, Dimarco, Thuram, Lautaro: l’Inter a valanga sull’ Udinese. E a rimarcare una differenza dalla Juventus che va ben al di là dei due punti che ha di più in classifica. Se la Juventus è essenza e calcio ridotto all’osso, l’Inter oggi è esuberanza pura.
I gol sono a getto continuo, Lautaro procaccia rigori con mestiere e molta astuzia, basta lasciarsi cadere al momento giusto…, e rifinisce le partite nella perfezione. 14 gol in 15 gare sono un bell’andare e soprattutto una squadra spinta avanti con forza e sicurezza insieme a Thuram e gli altri. Aggiungiamoci gli elogi per Çalhanoğlu, Dimarco, Mkhtaryan: c’è per caso qualcuno che oggi nell’ Inter sbagli qualcosa di troppo o sia deludente?
Trentasette gol (contro i ventitre della Juve). Gli attaccanti come sempre rubano la scena ben più dei loro colleghi di altri reparti, ma è la difesa la vera, grande, solida base interista. Gli appena sette gol presi sono un dato ancor più impressionante dei 9 della difesa juventina che già ci ha tirato via degli aggettivi superlativi.
Ai voti e ai giudizi l’Inter è molto superiore alla Juventus, nei fatti la differenza è assai inferiore e lo scontro diretto comunque ci ha mostrato un’altra realtà. Nel senso, sono validi e vincenti entrambi i metodi e ognuno rimarrà affezionato al proprio. Forse l’Inter sta costruendo qualcosa di più solido e duraturo per il futuro, e lo metterà alla prova anche in Champions League. Man mano che si va avanti ci si aspetta che la squadra di Inzaghi riconfermi anche la straordinaria stagione dello scorso anno in Coppa.
E’ sicuro che Simone Inzaghi stesso abbia fatto un grande salto di qualità nella gestione del gruppo, della stagione, degli equilibri di squadra. “I primi quattro mesi – dice – li abbiamo fatti nel migliore dei mondi, ora dovremo essere bravi a manenere il livello e sappiamo anche che dovremo affrontare delle difficoltà. Starà a noi affrontarle e superarle”.
Il timore come per un ciclista in fuga, è che l’Inter stia impegnando tutte le proprie energie sulle prime salite della corsa. Ma forse è soltanto un’illazione, un dubbio, un’ombra dovuta più che altro alla voglia di non ripetere gli errori dello scorso anno quando l’Inter fu Doctor Jekyll e Mister Hyde: straordinaria in Champions League e traditrice in campionato.
Elogi, record e la stessa valanga di gol – vincere 1-0 o 4-0 è la stessa cosa direbbe Catalano Allegri – comunque fanno solo un calcio virtuale. Solamente uno scudetto o una Champions sollevata al cielo, questo è certo, possono dare a tutto questo un senso compiuto.
di Fabrizio Bocca, da Il Bar Sport di Fabrizio Bocca – Blooog!