Al Tokyo Dome si consuma la più grande sorpresa nella storia del pugilato e dello sport. Lo sfidante Buster Douglas infligge la prima sconfitta della carriera a Mike Tyson che finisce ko alla decima ripresa. I bookmaker davano la vittoria di Douglas a più di 40, per il semplice fatto che Tyson era considerato imbattibile e al top della forma.
Il match però fu dominato a tratti dallo sfidante, nonostante un montante destro di Tyson che atterrò Douglas sul finire dell’ottava ripresa. L’arbitro fu abbastanza lento a conteggiare e Douglas si rialzò in tempo. Nella decima ripresa Douglas mise a segno una combinazione destro-sinistro e Tyson non riuscì ad assorbire i fendenti finendo ko.
Nato a Brownsville, uno dei quartieri più malfamati di Brooklyn, il 30 giugno 1966, Tyson è stato nel bene e nel male il re del pugilato degli anni ’80. Soprannominato “Iron Mike” o “King Kong”, fu avvicinato alla boxe dopo aver conosciuto per 38 volte il carcere minorile. Prelevato dal riformatorio, viene affidato a Cus d’Amato, allenatore di grandi campioni del passato e padre spirituale di Mike.
Il 22 novembre 1986, all’Hotel Hilton di Las Vegas, Tyson conquista il titolo del pesi massimi battendo per ko alla seconda ripresa Trevor Berbick. Difende la corona per altre 9 volte fino alla tragica serata di Tokyo.
Si riprende infilando 4 successi, ma nel 1992 viene arrestato per stupro. Esce dal carcere nel marzo del ’95 e il 16 marzo ’96, a Las Vegas torna campione liquidando in 3 round Frank Bruno. Il 9 novembre ’96 è ancora favorito per la difesa del titolo, ma Evander Holyfield lo mette ko all’undicesima ripresa. E il 28 giugno 1997, nella rivincita, stacca con un morso un pezzo dell’orecchio di Holyfield beccandosi una squalifica. Torna, nel 2002 perde per ko all’ottava ripresa contro Lennox Lewis l’ultima sfida con il titolo in palio. Tyson ha chiuso la carriera con 50 vittorie (44 per ko) e 6 sconfitte.