Gustav Thöni vince la prima gara di Coppa del Mondo della carriera aggiudicandosi il gigante di Val d’Isere davanti aifrancesi Patrick Russel e Jean-Noël Augert. Il campioncino azzurro ha solo 18 anni, ma ha già una tecnica sopraffina che gli consentirà di diventare uno degli sportivi italiani più popolari della prima metà degli anni ’70. A un talento impareggiabile unisce una riservatezza quasi imbarazzante, come a scusarsi con i rivali per la grande quantità di vittorie che infila a partite da quel gigante in Val d’Isere.
È la prima volta che Thöni si cimenta in una gara di Coppa del Mondo. E la vittoria arriva al termine di una vertiginosa rimonta effettuata nella seconda manche ai danni dell’idolo di casa Patrick Russel. Un mese dopo arriva puntuale la conferma, a Madonna di Campiglio, con due vittorie consecutive in due giorni in due slalom giganti.
È lui, nato a Trafoi in provincia di Bolzano, il 28 febbraio 1951, il nuovo leader di quella che verrà ribattezzata la Valanga Azzurra. Thöni vince 4 Coppe del Mondo assolute (dal 1971 al 1973 e poi nel 1975), 5 di specialità in gigante e 2 in speciale. Due le gare che lo consegnano alla leggenda, entrambe del 1975. Il 23 marzo trionfa a Ortisei conquistando la sua quarta Coppa del Mondo battendo nello slalom parallelo conclusivo l’astro nascente Ingemar Stenmark. L’altro episodio ha luogo il 18 gennaio 1975, nel tempio della discesa libera: a Kitzbühel,Thöni sfida il leggendario Franz Klammer perdendo la gara per appena 2 millesimi. Ai Giochi Olimpici di Sapporo 1972 vince l’oro in gigante e finisce secondo alle spalle dello spagnolo Francisco Fernandez Ochoa, in slalom. Due anni dopo, ai Mondiali di Saint Moritz vince oro in gigante e speciale. Quest’ultimo con una rimonta pazzesca che gli consente di risalire dal nono al primo posto. Infine ai Giochi di Innsbruck è ancora secondo in slalom alle spalle del rivale Piero Gros.