Sergio Marchionne è stato chiaro, nel 2021 la scuderia di Maranello potrebbe prendere altre strade? “La presa di posizione del presidente della Ferrari è una mossa politica in linea con la storia stessa del Cavallino; se la Formula 1 intende snaturarsi, Maranello correrà ai ripari. Liberty, la società che gestisce la Formula 1, ha messo sul tavolo idee buone, come la riduzione dei costi di gestione dei team, altre inaccettabili, come i motori standardizzati per tutte le scuderie. Nel cuore della Ferrari c’è la Formula 1, ma se cambiano le regole, Maranello ha tutto l’interesse per manifestare il proprio disappunto.”
Cosa succederà da qui al 2012?
“Non lo so, ma i tifosi devono stare tranquilli. La Ferrari continuerà a correre in Formula 1 cercando di vincere ogni gara. Si arriverà a un compromesso utile a tutti. Né la Formula 1, né la Ferrari potrebbero sopravvivere a scelte sbagliate. Ci sono implicazioni finanziare così grandi che andranno tutti con i piedi di piombo”.
Come hanno reagito le altre scuderie al quadro futuro prospettato da Liberty?
“Anche alla Mercedes, alla Renault e alla Honda non pare siano rimasti molto soddisfatti delle soluzioni presentate sulle caratteristiche che dovranno avere i motori dal 2021 in avanti. La Formula 1 è un business enorme; definire regole per costruire “power unit” più semplici per attirare nuovi produttori di motori come Porsche, Aston Martin e altri, non ha messo certo il buon umore a chi ha fatto la storia della Formula 1 degli ultimi anni”.
Come sarà il 2018 della Ferrari?
“Ci vorrebbe un mago per rispondere a questa domanda. Non si sa niente di preciso, sono tutti
molto abbottonati e questo è un buon segno. Partiranno con una buona base perché il lavoro svolto nel 2017 è stato eccellente. La macchina dello scorso anno è stata una grande macchina, capace di lottare per il titolo fino alle ultime gare. Non credo ci siano sostanziali variazioni e quindi Maranello sarà ancora protagonista”.
Luca Marianantoni