Nasce a Beaufort nella Carolina del Sud, Joe Frazier, uno tra i più grandi pesi massimi della storia del pugilato che ha contribuito alla leggenda della Grande Boxe dei primi anni Settanta.
Nato in una famiglia povera, si avvicina per caso al pugilato da adolescente e comincia a mettersi in mostra per le sue grandi doti di combattente: da dilettante vince l’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo del 1964 nella categoria dei supermassimi, poi passa al professionismo.
Quando Cassius Clay venne sospeso dall’attività per aver rifiutato l’arruolamento militare, Joe Frazier è il più accreditato per la conquista del titolo che sente già suo quando, il 4 marzo 1968, batte per ko tecnico all’11esima ripresa Buster Mathis sul quadrato del Madison Square Garden.
Il 16 febbraio 1970 diventa ufficialmente campione del Mondo dei pesi massimi mettendo al tappeto Jimmy Ellis alla quinta ripresa. L’8 marzo del 1971, annunciato come match del secolo, Frazier batte, ancora al Madison Square Garden, il rientrante Muhammad Alì dopo 15 riprese tra le più entusiasmanti della storia del pugilato. Nell’ultimo round un gancio portentoso di Frazier mette al tappeto Alì che riesce a rialzarsi e a terminare la sfida. I due contendenti si spartiscono una borsa di 2,5 milioni di dollari ciascuno e l’incontro passa alla storia come il match del secolo.
Il 22 gennaio del 1973, a Kingston in Jamaica, Frazier perde il titolo contro George Foreman, poi il 28 gennaio 1974 perde ai punti la prima rivincita con Alì e il 1° ottobre del 1975 perde a Manila per ko alla quattordicesima ripresa la terza e ultima sfida contro Muhammad Ali. I due pugili rimasero acerrimi nemici per tutta la vita, rilasciando spesso alla stampa dichiarazioni offensive l’uno nei confronti dell’altro. Ridotto in miseria, viene aiutato economicamente dall’amico Larry Holmes. Il 7 novembre 2011 muore in povertà nella sua Filadelfia.