La Coppa Italia è quel torneo che conta solo se lo vinci. E anche quando lo vinci – dipende da quale squadra sei… – vale se lo metti in abbinamento ad altro. Che so, uno scudetto, una Champions League. La Coppa Italia è sostanza per molti, una decorazione al massimo per i club più importanti.
In tutti gli altri casi ci rimetti, e pure parecchio. Come nel caso del Milan che ricorderà a lungo il nome di Michel Adopo, giovane centrocampista francese di genitori senegalesi che il Torino lo scorso anno aveva spedito alla Viterbese in Serie C, autore del gol che ha eliminato i rossoneri ai supplementari da un ottavo di Coppa Italia. Il Torino in dieci per l’espulsione di Djidji ha fatto il colpaccio contro la squadra campione d’Italia.
Passi per l’eliminazione già parecchio bruciante, per la dabbenaggine di farsi beffare da una squadra non del medesimo rango e pure in inferiorità numerica, per le critiche feroci per essere andato in campo con parecchie riserve e aver affrontato la partita con un ritmo da amichevole estiva, per il danno che potrebbe essere anche relativo, il problema di Milan-Torino 0-1 fa scopa con Milan-Roma 2-2, con la squadra di Mourinho che ha rimontato due gol sul finale. Già quello, da solo, era uno smacco parecchio pesante.
Mentre il Torino di Juric si prende gli applausi meritati per aver messo dentro la partita molto di più di quanto non abbia fatto il suo avversario, il Milan sta lì a lambiccarsi su come si sia fatto staccare di nuovo dal Napoli, agganciare dalla Juve e adesso pure l’imbarazzante cacciata dalla Coppa Italia. L’eliminazione è appunto la decorazione, il booster, l’acceleratore, la miccia, ditelo come volete, ma stavolta non sulle imprese della squadra di Pioli, bensì sulle catasta di accuse che all’improvviso brucia all’interno del mondo rossonero. Da De Ketelaere all’età vetusta dei suoi attaccanti, gloriosi ma anche acciaccati, all’improvviso i mugugni si fanno pesanti. Quasi fosse la conclusione, insomma, della lunga luna di miele di cui il Milan da un paio d’anni a questa parte ha goduto.
Articolo e foto ripresi da “Bloooog! il Bar Sport di Fabrizio Bocca”