Continua la corsa sfrenata di Jannik Sinner. Per il secondo anno di fila, l’azzurro raggiunge il penultimo round del torneo del Principato e dunque nei primi tre Masters ‘1000’ dell’anno; inoltre, grazie alla vittoria di oggi contro Holger Rune, è certo di confermare da lunedì la seconda posizione mondiale. Salgono a 25 le vittorie stagionali, con l’unica sconfitta, il 17 marzo scorso, in semifinale ad Indian Wells contro Alcaraz.
Per Jannik è una delle vittorie più difficili della stagione, incontro nel quale Rune annulla due matchpoint per poi allungare la partita al terzo set. Alla fine, l’azzuro alza ulteriormente il livello, rimanendo estremamente solido e, dopo 2 ore e 42 minuti, stacca il pass per la semifinale monegasca con il punteggio di 6-4 6-7(6) 6-3. La prossima sfida sarà contro Stefanos Tsitsipas, ex n. 3 del mondo (e attuale n. 12), campione a Montecarlo nel 2021 e nel 2022.
Un anno dopo, Jannik e Holger di nuovo avversari sull’ocra monegasca. Rune ha vinto la semifinale del 2023 anche se, tennis a parte, il comportamento ha lasciato molto a desiderare. Il danese giovedì è stato in campo più di quattro ore e partiva ulteriormente sfavorito sulla carta rispetto a Jannik, freschissimo e in forma smagliante. Abile nell’annullare due matchpoint contro un magnifico Dimitrov, è arrivato ai quarti di Montecarlo per il secondo anno di fila. Come l’anno scorso, non è mancato il melodramma da parte del danese che, sul 5-5 del secondo set, ha pensato bene di battibeccare con il pubblico, attirandosi le ire dei tifosi italiani in tribuna. Grandissima solidità di Sinner che, dopo aver vinto alquanto agevolmente la prima frazione, si fa sorprendere sul filo di lana nella seconda per poi ripristinare le gerarchie nel terzo set. Un incontro ricco di adrenalina e spettacolo, anche grazie al 20enne danese che, nonostante la maratona del giovedì, ha offerto una prestazione tecnico-atletica notevole, giocando con grande coraggio, aggressività e quella sfrontatezza che lo contraddistingue da sempre.
Primo set autorevole da parte di Jannik. Sotto un sole cocente, l’altoatesino si destreggia alla grande tra vincenti, palleggio solidissimo da fondo e servizi incisivi. Un ace trasforma il setpoint che gli permette di chiudere 6-4 il parziale. Centrato da fondo, potente alla battuta, fila tutto liscio per il n. 2 del mondo mentre Holger, nonostante un buon rendimento in campo, non riesce a sfondare il muro avversario.
Nella seconda frazione, è tutta un’altra storia. Sfumano sul 2-2 tre breakpoint per Jannik e i due si danno battaglia fino al 6-6. Non manca il solito melodramma firmato Rune. Dopo un time violation, il n.7 del mondo, fischiato dagli spalti e polemizzando col pubblico, rischia un worning che lo avrebbe penalizzato di un punto (sommato al time violation). Il gioco viene interrotto, tra i fischi e le urla degli spettatori, quasi tutti tifosi di Jannik. Il brivido continua, con l’altoatesino che, dopo scambi ad alta tensione, si procura due matchpoint sul 6-4 del tie-break. Non si fa attendere la reazione del danese che fa partire dalle corde un passante straordinario; annulla entrambe le palle del match per poi procurarsi un setpoint e convertirlo immediatamente.
La prestazione di Rune sale nettamente di livello. Nel set decisivo, però, Jannik non si lascia più sorprendere. Se Holger fallisce una palla break sul 2-2, l’italiano non perdona e gli strappa la battuta sul 4-3 per siglare poi la vittoria con lo score di 6-4 6-7 6-3. Non certo un campione di fair play il pupillo di Mouratoglou, ma gladiatore nato; dopo le 4 ore e mezza di gioco del giorno precedente, si accanisce su ogni punto e trascorre in campo altre due ore e quaranta.
La sconfitta ai quarti lo farà uscire dalla Top 10 da lunedì, non avendo difeso i punti della finale dell’anno scorso. Jannik invece compie un ulteriore passo verso l’eccellenza poiché, insieme a Federer, Djokovic e Nadal è l’unico tennista a disputare nello stesso anno la semifinale all’Australian Open, Indian Wells, Miami e Montecarlo. Che effetto fa condividere questo traguardo con dei mostri sacri come i Fab 3?
“È sicuramente una bella cosa perché vuol dire che sto giocando a un ottimo livello, non soltanto in un torneo ma in diverse occasioni; però conta abbastanza poco. Oggi infatti abbiamo visto che avrei potuto fare meglio certe cose e speriamo di farle meglio nelle prossime settimane; sarà difficile migliorare domani perché non si fanno miracoli da un giorno all’altro. Però so su cosa dobbiamo lavorare per arrivare a Madrid e Roma; a Madrid forse sarò un po’ più stanco perché facciamo un carico di lavoro importante per essere pronti a Parigi. Questo è il punto più importante. Dopo Parigi c’è Wimbledon e non si ha molto tempo per allenarsi e quindi faremo tanto lavoro in queste settimane“.
Rune è spesso protagonista di psicodrammi e polemiche in campo. Qual è la lezione da ritenere per non distrarsi? “Sapevo cosa aspettarmi, non succede solo con lui ma a volte anche con altri giocatori; tuttavia, credo di aver superato abbastanza bene questa fase, vedremo nelle prossime partite, perché non sarà l’ultima volta che succede“.
Il prossimo avversario sarà Stefanos Tsitsipas, rovescio ad una mano e terraiolo nato: “Sarà una partita molto difficile, lo sappiamo, sta giocando molto bene sulla terra, qui ha vinto due volte e gli piacciono molto queste condizioni; mi aspetto un match abbastanza tattico e fisico, devo essere pronto a certe sitiazioni“.
BERRETTINI, FORFAIT A MONACO DI BAVIERA
Nel giorno del suo 28esimo compleanno, Matteo Berrettini annuncia la notizia della rinuncia al torneo di Monaco di Baviera, dove aveva ricevuto una wild card. In Germania, Matteo aveva disputato la finale nel 2019, persa da Garin. L’azzurro, giunto stanco a Montecarlo dopo le fatiche di Marrakech, ha preferito riposarsi in vista del resto della stagione sulla terra, con uno sguardo soprattutto a Madrid e Roma.
LUCA NARDI INTERROMPE LA COLLABORAZIONE CON GALIMBERTI
Nella giornata di venerdì è giunta anche la notizia della separazione tra Luca Nardi e coach Galimberti. Luca, attuale n. 76 del mondo, aveva cominciato ad allenarsi alla Galimberti Academy di Cattolica alla fine di novembre ma ora tornerà a Pesaro, dal suo storico allenatore, Francesco Sani. Sotto la guida di coach romagnolo, Nardi si è issato al terzo turno di Indian Wells, grazie alla splendida vittoria contro Djokovic, ha vinto il Challenger di Napoli e ha disputato la finale del Challenger di Chennai.
Dalla nostra inviata a Montecarlo, Laura Guidobaldi (foto di Brigitte Grassotti)