Il giovane predestinato tradito dall’irruenza giovanile? O forse la presunzione di poter ancora una volta sovrastare, già in partenza, l’ex n.1 di scuderia Vettel?
Tutte ipotesi, quello che è certo è che il secondo gran premio della stagione vede le Ferrari che si eliminano clamorosamente in partenza. Per meglio dire, Leclerc elimina Vettel. Alla terza curva, nel tentativo di sorpassarlo subito, lo urta creando danni che costringono entrambe le rosse a rientrare ai box e poi a ritirarsi.
Va bene la concorrenza interna, ok la rivalità tra i due dopo il passaggio di consegne a favore del monegasco, ma le Ferrari che si eliminano tra loro alla partenza è inaccettabile.
Anche se una situazione molto analoga è già successa, con conseguenze peraltro ben più pesanti.
1990, Estoril, Gran premio del Portogallo. Sulle Ferrari ci sono Alain Prost e Nigel Mansell. Il titolo mondiale è affare tra il professore e Ayrton Senna su McLaren. Un’altra epoca… E che epoca!
Il compianto brasiliano è in vantaggio nella corsa al titolo, ma in terra lusitana le rosse sono protagoniste assolute nelle prove del sabato e alla partenza il giorno dopo la prima fila è tutta del Cavallino. Prost e Mansell davanti alle McLaren di Senna e Berger, in seconda fila. Il team manager Ferrari, Cesare Fiorio, non concorda nulla tra i due, dopo che Mansell già si era visto scavalcato nelle scelte del team da Prost.
Aspettarsi una gara da fedele scudiero da parte del leone britannico, vista la posta in palio, non sembra così ardito. Niente di tutto questo. Nigel al via si avvicina a Prost fino a toccarlo, le rosse si ostruiscono e le McLaren le affiancano passandole all’esterno. Una frittata clamorosa, dettata dal gelo sceso tra il Professore e il britannico dopo lo scambio di vetture nel GP di Silverstone a vantaggio del primo e a insaputa del secondo. Mansell dirà che la vettura in partenza gli era slittata involontariamente verso Prost. Difficile credergli, in ogni caso quel GP finì con lo stesso inglese che rimontó e vinse, solo che Prost concluse terzo dietro Senna, che poi in Giappone si laureò campione del mondo.
A parte la partenza, qual è l’analogia tra un gran premio con le Ferrari prima e terza e uno con le rosse fuori subito? Una rivalità estrema tra i due piloti che a Maranello scomparve proprio dopo quella disgraziata stagione e che ora, con una vettura di gran lunga inferiore, rischia di non far divertire nemmeno gli avversari del Cavallino. Come reagirà il già dimissionario Vettel allo “scherzo” di Leclerc, nuovo n.1 Ferrari? Se finisce come Mansell con Prost 30 anni fa, meglio pensare già alla prossima stagione…