La Germania vince per la prima volta il campionato mondiale di basket, in bacheca aveva solo il bronzo del 2002 e un titolo europeo, nel ’93, grazie a Detlef Schrempf, e il bronzo europeo dell’anno scorso. Alle olimpiadi al massimo fu 7^ nel ’92, sempre con il biondo lungo Schrempf come trascinatore, allora con gli Indiana Pacers.
E’ accaduto nel fine settimana in cui la Germania nel calcio perde 1-4 con il Giappone e il ct Hansi Flick viene esonerato. Era stato il vice di Loew per 8 anni, con tanto di titolo mondiale del 2014, ai supplementari sull’Argentina. Passò al Bayern Monaco e vinse 6 trofei nel 2020, sextuple. Da ct tedesco, invece, è uscito al primo turno mondiale e adesso paga questa figuraccia. Ct ad interim è Rudi Voeller, il tedesco volante ex Roma.
Tornando alla pallacanestro, da un quarto di secolo l’Italia non arrivava ai quarti dei mondiali, allora come martedì scorso è uscita per mano degli Stati Uniti. Galanda e compagni nel ’98 diedero dimostrazione di vitalità, contro un team che era più vicino al Dream di Barcellona ’92, l’olimpiade che appunto segnò il debutto dei professionisti americani nei cinque cerchi.
Il bilancio del mondiale è discreto, non super.
L’Italia si arena ancora ai quarti di finale, come alle olimpiadi di Tokyo, con Meo Sacchetti in panchina, come agli Europei di un anno fa e adesso ai mondiali, perdendo però 100-63. Dall’argento olimpico del 2004, con Pozzecco playmaker e Carlo Recalcati ct, il nostro basket non raggiunge le semifinali nelle tre grandi manifestazioni.
Il cammino azzurro è stato altalenante. Vittoria faticata contro l’Angola, sconfitta contro la Rep. Domenicana, successo con un briciolo di sofferenza sulle Filippine padrone di casa. Poi l’impresa con la Serbia, per la terza volta di fila, come al preolimpico e come agli Europei scorsi, e quindi affermazione netta sul Porto Rico. Se l’Italia avesse mantenuto il pronostico nel primo girone, nelle prime 3 gare, avrebbe anche potuto permettersi di perdere con la Serbia, certo resta l’emozione dei 30 punti di Fontecchio in quell’impresa.
E’ girato male l’accoppiamento, la Lituania ha battuto gli Usa, che di fatto si sono scelti l’Italia come avversaria nei quarti, lasciando i lituani alla Serbia, che li ha spazzati via. Contro i baltici, Melli e compagni potevano giocarsela punto a punto.
L’Italia è finita nel tabellone per il piazzamento dal 5° all’8° posto, come avviene anche nella pallanuoto, ha perso con la motivatissima Lettonia di Luca Banchi, giunta quinta, la vera impresa del mondiale, e anche con la Slovenia di Luka Doncic, e questo abbassa il voto da 7,5 a 6,5, a nostro avviso, perchè anche le piazze non da medaglia hanno senso.
Gli azzurri non si qualificano direttamente per l’olimpiade di Parigi, servirà aggiudicarsi uno dei 4 concentramenti a fine stagione, per evitare la 7^ assenza nelle ultime 10 edizioni.
E’ stato il mondiale di Alessandro Pajola, il playmaker della Virtus Bologna eccellente nella regia, negli assist, in qualche acrobazia e discreto anche in difesa. Marco Spissu della Reyer Venezia ci aveva abituati troppo bene. Questo è il nostro rendezvouz con lui durante il covid, a Bologna, quando giocava a Sassari.
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E’ stato il mondiale di Stefano Tonut, stranamente non utilizzato da Ettore Messina nelle finali playoff contro Bologna, meritava più spazio Matteo Spagnolo, eccellente, a Trento, e anche Gabriele Procida poteva avere maggiore considerazione.
Simone Fontecchio è naturalmente il migliore, è stato protagonista di uno sprazzo anche con gli Usa.
Bene Datome, che chiude così la carriera, avrebbe potuto giocare altre 3 stagioni, anche solo a 15’ nelle grandi partite, con Milano. Giampaolo Ricci si è confermato ad alti livelli, come agli Europei, stavolta ancora meglio.
E’ invece mancato completamente Achille Polonara, alla peggiore grande manifestazione della carriera, in nazionale, senza mai trovare il canestro dal campo, escluso nelle ultime due gare.
Luca Severini ha realizzato quella ‘bomba’ chiave, con la Serbia, è un buon gregario.
Melli spicca, dietro Fontecchio, Diouf diventerà un lungo di qualità, in prospettiva.
Qui era il 2020, si affacciava a Reggio Emilia
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Peccato che Pozzecco abbia deciso di rinunciare di nuovo ad Amedeo Della Valle, a occhio lo farà anche all’olimpiade, fra un anno, per varie stagioni è stato il miglior cannoniere italiano della serie A.
La Francia è uscita in due partite, la Spagna campione in carica ha confermato il calo eventualmente all’olimpiade, con l’uscita ai quarti. Certo in mezzo è ritornata sul tetto d’Europa.
Pozzecco resterà di sicuro almeno sino all’olimpiade e il presidente federale Petrucci lo difenderà anche se non dovesse qualificarsi. Il Poz è stato censurabile per il comportamento dopo l’espulsione, ma anche per le frasi della vittoria successiva: “La finestra a Manila non si apriva, eravamo al 37° piano, quella notte qualcuno dello staff mi è sempre rimasto vicino perchè non facessi cazzate”. Non era una battuta, è una reazione allo stress, un modo per esorcizzare cattivi pensieri. E’ tuttavia indelicato parlarne, appena 4 mesi dopo la tragedia di Ituma, nel volley femminile.
Resta il fatto che Meo Sacchetti meritava di completare il quadriennio olimpico, per la qualificazione a Tokyo 2020. Pesic, il ct serbo, ha 74 anni, 4 in più del nostro ex coach, e ha sfiorato la rimonta, con la Germania, in finale.
Mvp è Dennis Schroder, 30 anni, madre gambiana, che aiutava dopo la morte del padre, avvenuta nel 2009, a fare la parrucchiera. È di religione musulmana e 6 anni fa venne arrestato per rissa: è nero e con le sue performance contribuisce all’integrazione in Germania di chi ha parenti stranieri. Playmaker, abbina penetrazioni e assist, tiri da tre, raccoglie l’eredità di Dirk Nowitzki, in nazionale. Aspetta un acuto in Nba, ai Los Angeles Lakers guadagna 2,4 milioni.
Gli Stati Uniti sono finiti quarti, superati dalla Serbia in semifinale poi dal Canada, al miglior piazzamento della storia. Anche per questo abbiamo abbassato il voto dell’Italia. Sarebbe stato diverso, chessò, se avesse perso con gli Usa poi campioni magari con lo scarto minimo della manifestazione.
Vanni Zagnoli (foto tratta da fip.it)