Il 13 Novembre 1977 a Hong Kong (75.000 $ di montepremi sul cemento) Ken Rosewall vince l’ultimo torneo della carriera battendo in finale lo statunitense Tom Gorman (6-3 5-7 6-4 6-4 il punteggio).
Nato a Sydney il 2 novembre 1934, Ken è un mancino naturale ma impara a giocare a tennis con la destra, decisione che lo penalizza non poco nel servizio, il suo colpo più debole. In compenso però Rosewall sfoggia uno dei rovesci più belli e temuti della storia del tennis.
Protagonista di una carriera lunghissima e ricca di successi che prende avvio nei primi anni ’50 e termina nel 1977, Ken Rosewall ha vinto un’enormità di titoli (107 di cui 75 prima dell’Era Open e 32 dal 1968 in avanti), nonostante non abbia potuto partecipare ai tornei dello Slam per 11 stagioni consecutive, dal 1957 al 1967.
È tuttavia riuscito a collezionare 8 titoli del Grande Slam: 4 da dilettante e 4 da professionista. Ha vinto 4 volte l’Open d’Australia a distanza di 19 anni: le prime due volte nel 1953 e 1955, poi ancora nel 1971 e nel 1972. Al Roland Garros ha trionfato a 15 anni di distanza, la prima volta nel 1953 e poi nel 1968 quando Parigi tenne a battesimo il primo torneo Open della storia. All’Open degli Stati Uniti invece ha vinto per 2 volte a 14 anni di distanza (1956 e 1970).
Il suo cruccio più grande invece è stato quello di non conquistare mai il torneo di Wimbledon. Per quattro volte ha raggiunto la finale e per quattro volte è stato battuto: nel 1954 da Jaroslav Drobný, nel 1956 da Lew Hoad, nel 1970 da John Newcombe e nel 1974 da Jimmy Connors.
All’inizio degli anni ’60 rivaleggia tra i professionisti, prima con Pancho Gonzales e poi con Rod Laver: vince sfide memorabili che gli valgono il riconoscimento unanime di più forte giocatore del mondo.
È ancora tra i più forti quando il tennis diventa Open e nel 1972 batte Rod Laver nella finale del Masters Wct di Dallas, in quella che è considerata ancora oggi come la più bella partita nella storia del tennis.