Sports Illustrated non può generalizzare!
Facendo riferimento alla Lista Fittest 2019, mi sento di esprimere un parere del tutto personale sulla questione.
Sicuramente è corretto valutare per ogni atleta le prestazioni negli ultimi 12 mesi, gli allenamenti (con fasi di carico e scarico), le richieste (aerobiche, anaerobiche, aerobiche-anaerobiche alternate) differenti per ogni disciplina (individuale, di squadra, di combattimento, etc.), i parametri fisici di ciascun atleta (velocità, forza, potenza, coordinazione, resistenza, mobilità articolare, etc.), ma che tipo di allenatori e fisiologi sono stati consultati?
Sicuramente un allenatore di una disciplina individuale esprime il suo parere in base al tipo di allenamento somministrato ai propri atleti, ma cosa conosce di altre discipline sportive? E lo stesso dicasi per un allenatore di una disciplina collettiva, o di un allenatore di uno sport di combattimento.
Vi sono discipline sportive che possono durare 3-4-5” (se porti un colpo vincente di judo o effettui un tiro al piattello o sollevi un bilancere) e altri che durano di più (sport di squadra con intervalli tra un periodo e l’altro, gare di velocità, ad ostacoli, di mezzofondo e di fondo) e di conseguenza la preparazione è differente, le capacità motorie richieste per ottenere una prestazione eccellente sono diverse. Per non parlare del nuoto, dello sci, del tennis, degli sport motoristici e automobilistici, dove sono richieste prestazioni differenti.
Sono stati contattati i fisiologi e mi sta bene che abbiano dato il loro contributo scientifico, ma devono essere fisiologi dello sport, che capiscono le richieste energetiche di ciascuna disciplina sportiva.
Avrei consultato, per fare in modo che il ranking fosse il più completo possibile, gli psicologi dello sport, i mental coach, che sicuramente avrebbero fornito risposte più consone al tipo di ogni sport (gestione dello stress, dell’ansia, etc.).
Non si può fare una classifica generale “massificata”, perché le richieste energetiche per ogni disciplina sono differenti, lo stesso dicasi per i parametri e i carichi di lavoro tra il maratoneta Kipchoge, il giocatore di basket Lebron James, il velocista Bolt, il calciatore Messi, il pilota Hamilton, il ciclista Nibali, la pallavolista Egonu, il pallavolista Leon, la pattinatrice su ghiaccio Fontana, il rugbista Parisse, la sciatrice Vonn, i judokas, i tiratori al piattello, i decatleti i bobbisti, i giavellotisti, i golfisti, etc.
Secondo me non è nemmeno corretto affermare (come recita C. Lundstrom) che è importante che l’atleta debba essere in grado di fare molte cose per adattarsi alle diverse esigenze, anche perché ogni disciplina sportiva ha una sua specificità e per fare un esempio, occorre un anno di lavoro per migliorare di 1 o 2 cm. una prestazione nei salti o nei lanci oppure di 1 o 2 centesimi di secondo nel nuoto.
Io avrei compilato un lista Fittest per ogni disciplina sportiva, sia essa individuale, di squadra, di combattimento, forse sarebbe stata più attendibile!
Prof. Maurizio Mondoni