Tsitsipas maître absolu del Rolex Montecarlo Masters. Prestazione sopraffina del greco che offre spettacolo sul Rainier III dominando Casper Ruud in due set, 6-1 6-4. “La fortuna aiuta gli audaci”, scrive sulla telecamera dopo la vittoria e piange lacrime di gioia. Non vinceva un titolo maggiore da due anni (Montecarlo 2022).
Sempre in spinta e in attacco – è andato ben 27 volte a rete, sulla terra! – Stefanos conquista il terzo sigillo al Rolex Montecarlo Masters, l’undicesimo titolo in carriera e rientra in Top 10 salendo, da lunedì, alla posizione n. 7 del ranking (ora è n. 12); inoltre mette a segno la 100esima vittoria sulla terra battuta. Funziona tutto alla grande, rovescio, dritto, smash, volée. La terra gli restituisce quella fiducia e quelle gioie che da tempo gli mancavano su un campo da tennis. Stefanos infatti non vinceva un torneo dal 2023 (sul duro di Los Cabos) e, sulla terra, addirittura dall’edizione 2022 del ‘1000’ monegasco. L’ultima finale giocata, invece, risale a Barcellona dell’anno scorso. Nel 2023, sulla terra, si è dovuto accontentare dei quarti al Roland Garros (aveva fatto finale l’anno precedente) e, oltre alla finale di Barcellona, è giunto ai quarti a Madrid e in semifinale a Roma. Termina poi la stagione con tre semifinali, ad Anversa, Vienna e Parigi-Bercy.
Con un livello di gioco di nuovo altissimo, Tsitsipas è protagonista di uno show di 30 vincenti (18 gratuiti) a fronte dei 20 di Casper che commette però altrettanti errori non forzati. Il 25enne di Oslo rimane a 24 vittorie stagionali, un passo indietro a Jannik Sinner (25).
Entrambi si sentono a proprio agio sulla terra, entrambi finalisti al Roland Garros: Stefanos nel 2021 contro Djokovic e Ruud perfino due volte, nel 2022 contro Nadal e nel 2023 contro Djokovic; e, ricordiamolo, il norvegese è stato ad un match dal diventare n. 1 del mond nel 2022. Tuttavia nella sua seconda finale’1000′ – dopo Miami 2022 – mette in campo una prestazione alquanto opaca, pagando probabilmente il grande sforzo in semifinale contro Novak Djokovic. Estremamente impreciso e falloso, nonostante i tentativi di anticipare le giocate dell’avversario e prendergli il tempo, non è quasi mai riuscito a prendere il controllo degli scambi e della partita.
Il greco invece parte col piede sull’acceleratore, dominando il primo set 6-1. Intraprendente e con un tennis particolarmente aggraziato, Stefanos sfoggia la sua versione migliore ma, soprattutto, entra sempre con i piedi dentro il campo. Smash, volé, accelerazioni, il suo repertorio è vastissimo e il norvegese fa fatica ad arginare un tennis così potente e martellante. Nel primo set, perde inoltre una golosa tripla occasione per tallonare Stefanos nello score, fallendo tre palle break sul 2-1 Tsitsipas; dopodiché è quasi sempre un assolo del greco.
Casper sprecone anche all’inizio del secondo parziale. Non sfrutta una palla break nel primo gioco; manca malamente la palla del 2-1 sul servizio Tsitsipas e altre tre palle break sul 3-3. Da parte del greco, invece, non ci sono sbavature e si assiste ad un tennis sempre spumeggiante, con Stefanos che verticalizza quando ne ha l’occasione. Perfetto nella ricerca degli angoli e delle soluzioni lungolinea, il n. 12 del mondo corre veloce verso il suo terzo trofeo monegasco. Chiude una partita quasi sempre a senso unico con il punteggio di 6-1 6-4, dopo un’ora e 36 minuti.
Grazie alla vittoria con Zverev al terzo turno, contro Sinner in semifinale e Ruud in finale, il 25enne di Atene si aggiudica tre o più vittorie con tennisti top 3 in un singolo evento per la terza volta, dopo Toronto 2018 e le ATP Finals nel 2019.
Con la conquista del terzo sigillo al Country Club, inoltre raggiunge Rafa Nadal (11 titoli), Bjorn Borg (3), Thomas Muster (3) e Ilie Nastase (3) nella cerchia dei campioni ad aver vinto tre o più titoli a Montecarlo nell’Era Open.
Ma quanto aveva bisogno Stefanos di vincere questo titolo? “Enormemente! Soprattutto dopo i mesi difficile che ho passato nella seconda metà del 2023 fino ad oggi, questo titolo è una cosa del tutto inaspettata. Quando ho vinto qui la prima volta, ho avuto sensazioni straordinarie ed è stato un torneo speciale per me. Ma ottenere la “Santissima Trinità”, per così dire, è un momento che ricorderò per sempre e voglio godermelo al massimo. Se dovessi il mio livello di gioco della prima vittoria e quello di oggi, direi che questa volta ho davvero prodotto un tennis incredibile”.
Se è stato un match più facile rispetto a quello di ieri contro Sinner? Non direi più facile; certo, il primo set è stato più agevole, per me è andata bene ma sapevo che nel secondo l’avversario avrebbe tentato di giocare meglio, dovevo stare attento, dovevo continuare a gestire le emozioni e i cambiamenti tattici dell’avversario. Ci sono tante cose a cui bisogna fare attenzione. Il primo set può andare alla grande ma nel secondo sai che dall’altra parte della rete tenteranno di fare qualcosa di diverso. Bisogna adattarsi subito a eventuali cambiamenti repentini“. E anche se la prima volta non aveva perso neanche un set, Tsitsipas considera quest’ultimo successo il migliore dei tre: “Ho avuto un avversario in semifinale che è top mondiale, sono riuscito a superarlo ed è un segnale che il mio tennis sta migliorando; per coronare il tutto, battere un giocatore come Casper, che gioca benissimo sulla terra e ha fatto finale al Roland Garros, significa che sto trovando regolarità, e che sono capace di grandi cose. Ma devo continuare ad avere una mentalità aperta, perché ci sono ancora delle cose che posso migliorare“.
Le parole di Stefanos su Sinner, danno ancora più valore alla sua vittoria: “Dalle ultime due volte che abbiamo giocato sulla terra, ha fatto tanti progressi,. Mi ha costretto a dare tutto quello che avevo, tutto anche dal punto di vista fisico, cosa che non era accaduta nelle ultime due occasioni. Ora è certamente uno dei favoriti per tutta la stagione sulla terra“.
“Non ho mai avuto dubbi che avrebbe giocato a questi livelli” ha detto Apostolos Tsitsipas, padre e allenatore del triplo campione al Country clu, “Stefanos è un sognatore. È giovane nell’animo e nella testa e, come tutti i giovani, ha bisogno di credere nella vita, nei suoi obbiettivi. Per questo siamo qui, per ricordare loro che meritano di essere tutto ciò che desiderano“.
‘Tsitsi” ha un sogno nel cassetto ben preciso. Vincere le Olipiadi insieme al fratello Petros: “Se riesco a qualificarmi ai Giochi, vorrei disputare il singolo e il doppio maschile con mio fratello Petros. Ho un sogno da condividere con lui e vorrei essere tra le rare équipe tra fratelli che hanno giocato insieme alle Olimpiadi. Niente è più forte di questo sogno, vorrei davvero realizzarlo per noi due. È la famiglia, associarla a questo avvenimento, i Giochi, che risalgono alla Grecia antica, è la cosa più importante di tutte“.
Dalla nostra inviata a Montecarlo, Laura Guidobaldi (foto di Brigitte Grassotti)