La Spagna, la più bella del reame sportivo di questa domenica 14 luglio 2024. Perché, comunuqe vada, come ha detto Carlitos Alcaraz dopo la vittoria contro Medvedev in semifinale a Wimbledon “è un bel momento per lo sport spagnolo e domenica sarà una giornata divertente per i tifosi della Spagna”. Mai tanto protagonista come ora, lo sport iberico cercherà di riscrivere la propria storia grazie alle stelle del tennis e del calcio sui celebri palcoscenici di Londra e Berlino.
Tutto questo ci ricorda qualcosa… Quest’anno abbiamo avuto la magnifica Jasmine Paolini in finale a Wimbledon (prima donna italiana a riuscirci) ma, esattamente tre anni fa, anche il calcio italiano, e anche allora insieme al tennis, era sul tetto d’Europa, grazie agli azzurri guidati da Mancini in finale all’Euro a Londra. Per il tennis c’era Matteo Berrettini in finale a Wimbledon, primo italiano di sempre a riuscirci. Dall’altra parte, c’erano sempre loro, Djokovic e l’nghilterra… La gioia fu del calcio e Matteo si consolò assistendo alla partita nel tempio di Wembley. Quest’anno riuscirà la Spagna a fare la doppietta?
Le “Furie rosse” a caccia del quarto titolo europeo
Dopo le coppe sollevate nel 1964, nel 2008 e nel 2012, la Spagna del calcio va a caccia del quarto trofeo al Campionato Europeo e sfiderà l’Inghilterra nella finale di Berlino. Un percorso strepitoso per la “Roja”, prima del proprio girone – il Gruppo B, insieme all’Italia, la Croazia e l’Abania – che poi ha battuto agli ottavi la Georgia, ai quarti la Germania e in semifinale la Francia. Punta di diamante del gruppo guidato dal ct De La Fuente e capitanato da Morata, è l’enfant prodige Lamine Yamal che a soli 17 anni appena compiuti (ieri, sabato 13 luglio) è già un atleta da record.
Un vero e proprio fenomeno, Lamine. Figlio dell’immigrazione e dell’inclusione – è nato in Spagna da padre marocchino e madre della Guinea Equatoriale – il teenager di Barcellona lega il suo destino al calcio già da neonato quando, diciassette anni fa, un giovanissimo Leo Messi lo teneva in braccio e lo “battezzava” con un bagnetto – la cui foto ormai è virale – durante una campagna di beneficenza organizzata dall’Unicef, allora sponsor del Barça. Un “battesimo” premonitore perché Yamal, già a 15 anni, era stato il più giovane calciatore ad entrare nella nazionale spagnola Under 19 e l’8 settembre 2023 – a 16 anni e 57 giorni, nel match di qualificazioni per l’Europeo contro la Georgia – diventava il più giovane della storia a far parte della squadra spagnola (e a segnare gol). Poi, nella partita contro la Croazia, il 15 gugno scorso, a 16 anni e 338 giorni, diventava il più giovane della storia dell’Europeo ma, soprattutto, grazie al gol di pareggio in semifinale contro la Francia di Deschamps, a 16 anni e 361 giorni, è il più giovane goleador della storia dell’Europeo; contro i Bleus, poi, Olmo conclude l’impresa segnando il gol del 2-1, che spedisce i “Rossi” direttamente in finale contro l’Inghilterra. Lo stesso Deschamps ha sottolineato dopo la sconfitta, come la squadra spagnola abbia dimostrato maggiore umiltà e compattezza in campo, oltre ad una superiorità di gioco e azioni.
Alcaraz, il sogno del secondo Wimbledon contro il Goat Djokovic
Uniti dai record i giovani Carlitos e Lamine, ma anche dall’ambizione, l’estro, la spinta costante di andare all’attaco. Il tennista murciano che, a 21 anni e 70 giorni, vanta in bacheca già tre titoli Slam, ha il primato del numero 1 del mondo più giovane, avendo raggiunto la vetta del ranking a 19 anni e 130 giorni. Inoltre, è stato il terzo giocatore più giovane di sempre – dopo Becker e Borg – a vincere Wimbledon (2023). Avendo raggiunto la seconda finale a Londra, diventa il quarto tennista dell’Era Open a disputare più finali a Wimbledon entro i 21 anni. Carlos ha eguagliato Manolo Santana come secondo spagnolo a disputare il maggior numero di finali slam (4) e, qualora vincesse il secondo titolo ai Championships, eguaglierebbe i due sigilli a Londra della leggenda spagnola del tennis, Rafa Nadal. In finale a Church Road sfiderà il campionissimo Novak Djokovic. Il serbo corre per allungare il primato di sempre a 25 Slam, pazzesco, considerando l’operazione in artroscopia al ginocchio di un mese fa! In caso di vittoria, per lui sarebbe inoltre l’ottavo Wimbledon, eguagliando il record di trofei londinesi detenuto da Roger Federer.