“Credo abbia le carte in regola per diventare un leader nel futuro a breve termine”. A definire con queste parole Iker Lecuona è Hervé Poncharal, team manager della scuderia Red Bull KTM Tech3, che a luglio ha fatto debuttare il pilota spagnolo nella classe regina. L’opinione del diretto interessato? Sulla stessa linea: “Sono veloce, ho 20 anni e potrei vincere il Mondiale entro tre stagioni” dice senza timore di apparire presuntuoso il primo millenial della storia della MotoGP.
Domenica correrai a Spielberg, in Austria, sulla pista di casa della tua factory: come ti senti?
“Carico, sarebbe bello ottenere un buon piazzamento al Red Bull Ring: il feeling con la RC16 GP è ottimo e sono in continua progressione. Magari mi agiterò un po’ prima di mettere la tuta, domenica, ma ho un metodo infallibile per distrarmi e rilassarmi: guardare la Moto3 e la Moto2, sempre avvincenti”.
Sei nato a Valencia: hai qualche ricordo speciale del circuito?
“Tantissimi: complice la vicinanza – abitavo a circa 2o km di distanza – ho visto un sacco di gare, tra MotoGP e WorldSBK. In cima alla classifica, però, ci sono la mia prima volta in sella, a 15 anni, su una 600, e il primo podio nel Motomondiale. Era il 2018 e correvo nella Moto2: ho tatuato quel momento straordinario sul braccio sinistro”.
Per chi tifavi in tribuna da piccolo?
“Valentino Rossi: compravo tutti i modellini delle sue moto. Non so quante volte avrò rivisto il mitico sorpasso su Casey Stoner al cavatappi di Laguna Seca, nel 2008”.
Eppure porti il numero 27, proprio come il talento australiano.
“Perché ammiro un sacco anche lui. Come Carlos Checa: all’inizio portavo il numero 7 sulla carena in suo onore. Lo seguivo all’epoca della WorldSBK e, quando ha vinto il Mondiale nel 2011, saltavo dalla gioia”.
Qual è il tuo obiettivo per questa stagione?
“Vincere il titolo di rookie, imparare e divertirmi. MotoGP a parte e senza pormi limiti di tempo, mi piacerebbe partecipare alla Dakar”.
Hai un motto?
“Sì e l’ho sotto gli occhi di continuo. Accanto al tatuaggio dedicato al podio di Valencia ho scritto: ‘Don’t give up fighting, life is for winner’. Se di mestiere fai lo sportivo, non devi mai mollare, altrimenti non vinci”.
Credito foto*: Red Bull KTM Tech3