Per uno che ha vissuto di pane e sport per oltre 60 anni è possibile parlare male di persone come Sara Simeoni, Nino Benvenuti, Klaus Di Biasi, Francesco Moser, Dino Meneghin, Arrigo Sacchi e Eeonora Lo Bianco ? No, loro non c’entrano per nulla, non hanno alcuna colpa, forse neanche sapevano della “Istituzione del Comitato per la promozione di eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale” (Decreto n. 284 pubblicato sulla G.U. il 6 Dicembre 218).
Merita leggere il Decreto, registrato alla Corte dei Conti il 26 NOVEMBRE 2018, quando dice all’art. 4/1. “Per lo svolgimento delle proprie attività il Comitato si avvale della Struttura di missione istituita presso la Presidenza del consiglio dei ministri competente in materia di sport o, in mancanza, del Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri”. Per poi aggiungere al punto 5/1. “Ai componenti del Comitato ed al personale destinato al suo funzionamento non spetta alcun compenso o gettone di presenza”.
Tralascio le motivazioni sulla necessità di istituzione del Comitato perché in assoluto si potrebbe anche essere d’accordo, ma forse chi ha pensato e scritto il decreto non sa che in Italia gli eventi sportivi di rilevanza nazionale ed internazionale ogni anno sono qualche centinaio, forse anche un migliaio. E poi perché questo screening da parte del Governo? Significa che è a disposizione un gruzzoletto per finanziare tutti questi eventi sportivi? Oppure è solo una maniera per mettere il cappello su altre sedie? A quando un decreto per avere la possibilità di incidere sulla formazione della Nazionale di Calcio e di quelle per i Mondiali delle diverse discipline sportive (non dei Giochi Olimpici perché quelli dipendono dal CONI). Sembra sempre che il Governo con ciò avesse a bilancio un gruzzoletto per finanziare gli eventi sportivi di rilevanza nazionale ed internazionale.
Nonostante aver organizzato di tutto in Italia dai Campionati Studenteschi, a quelli Italiani, a Meeting Internazionali, a Campionati Europei e Mondiali, non cito i Giochi Olimpici, perché quelli dipendono dal CONI, avrei grandi difficoltà ad abbozzare criteri e parametri che aiutino il costituendo Comitato a svolgere le proprie funzioni, pure a gratis! Mai dimenticando che oggi anche per l’avvenimento più modesto servono grandi competenze, non solo sportive, ma economiche, amministrative, ambientalistiche, di mobilità e quanto altro per valutare la fattibilità di un avvenimento.
Questo decreto si abbina (credo che in termini legislativi si dica “combinato e disposto” ) alla decisione presa dal Governo di far candidare Taranto all’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo del 2025 (cfr. Corriere del Mezzogiorno del 3 dicembre). Designazione come testualmente dice l’articolo citato “sancita martedì scorso dal sottosegretario alla residenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, di una entusiasta ministra per il sud, Barbara Lezzi, dei parlamentari penta stellati pugliesi Giovanni Vianello e Paolo Lattanzio etc” . Anche qui si dimentica che questa è un competenza del CONI che è l’Ente affiliato al Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo. Quindi ora il CONI si troverebbe a dover esaminare una proposta che gli vena dal Governo ? Mi sembra una barzelletta.
Tralascio il fatto che non credo che Taranto abbia mai organizzato una evento internazionale e soprattutto che abbia gli impianti per farlo. E’ chiaramente una mossa politica che avrà a che fare con gli accordi sull’ILVA. Mi ricorda molto la manna che è piovuta su Napoli e la Campania per le Universiadi dietro la scusa della ristrutturazione di Bagnoli. Il tutto è peggio di quel che pensavo e Giorgetti non ha modellato una testa di turco, ma sette. Ragazzi non fatevi abbindolare.
Luciano Barra