Joe Henningan era il team manager del’Irlanda ai Giochi di Rio 2016. Dallo scorso anno è il vice presidente della sua Federazione pugilistica. Henningan ha messo assieme un documento ufficiale di tre pagine in cui formula l’accusa che è stata pubblicata oggi dal quotidiano The Irish Times in un articolo a firma Johnny Watterson.
I dirigenti irlandesi sapevano già durante l’Olimpiade e, in un caso, anche prima che il match si svolgesse, che il torneo di boxe era truccato. Questo ha detto e scritto Henningan citando due combattimenti in particolare: quello di Katie Taylor e quello di Michael Conlan.
Il 15 agosto 2016 una delegazione irlandese è entrata al Villaggio Olimpico dopo la clamorosa sconfitta della Taylor. È stato in quell’occasione che il capo allenatore Zauri Antia avrebbe avvicinato il team manager per confessargli che anche l’incontro del giorno dopo tra Conlan e il russo Vladimir Nikitin sarebbe stato truccato. Aggiungendo che ormai Conlan era una causa persa, altri avevano già deciso che sarebbe rimasto fuori dal giro medaglie.
Antia è di origini georgiane e parla russo. Avrebbe ricevuto l’informazione della combine proprio da uno dei tecnici russi. Henningan dice anche di aver tentato inutilmente di mettere al corrente del caso il capo del Comitato Olimpico irlandese Pat Hickey.
Questo è invece quello che ho scritto, su dartortorromeo.com e boxeringweb.net, dopo la sconfitta di Conlan a Rio. Un giudice che opera da molti anni all’interno della boxe olimpica ha rilasciato una drammatica dichiarazione al giornalista inglese Joshua Evans. “Come era prevedibile, la corruzione è viva e vegeta e le decisioni delle giurie parlano da sole. È chiaro che l’Aiba non farà nulla per risolvere il problema. Deve intervenire il Cio”, ha detto la fonte, insistendo sul fatto che la boxe amatoriale è così marcia che solo la rimozione del presidente dell’Aiba, CK Wu, di tutta la sua amministrazione e di tutti i funzionari che operano alle Olimpiadi potrebbe consentire al pugilato olimpico di uscire da questa situazione . “Il presidente Wu deve dimettersi, così come il direttore esecutivo e il personale dirigente. Ogni arbitro e giudice e deve essere sospeso. Questo è l’unico modo per cambiare “. (The Guardian)
guardian
È accaduto ancora. Michael Conlan ha battuto Vladimir Nikitin nei quarti di finale dei pesi gallo. I giudici all’unanimità hanno visto vincere il russo. È stato un verdetto sbagliato. Non ci troviamo davanti allo scandalo di poche ore prima, il giudizio pesante e volgare come una bestemmia contro Vasiliy Levit nel match con Evgeny Timoshchenko per l’oro dei massimi, ma è anche questo un segnale di come la classe arbitrale Aiba sia perlomeno scadente.
Michael Conlan, campione del mondo in carica, ha mostrato pollice verso e poi ha detto qualche parolina di disgusto nei confronti dei giudici. “Non boxerò mai più per loro. La boxe olimpica è morta. È dalla parte di chi paga di più. Chi paga di più vince. Stanno barando, stanno pagando tutti. Ero qui per vincere l’oro e il mio sogno è stato infranto. Ma sapete una cosa? Ho un grande futuro davanti a me. Loro sono nati per truffare e trufferanno sempre. La boxe olimpica puzza dal centro alla periferia, fino ai vertici” (RTE tv).
Non soddisfatto, l’irlandese ha pubblicato un tweet in cui si rivolge direttamente a Vladimir Putin. “Quanto ti hanno fatto pagare, fratello?” (Twitter). Myrzagali Aitzhanov è l’allenatore della squadra kazaka, il tecnico di Levit.
Anche lui accusa l’Aiba. “Vasiliy ha dominato i tre round e nonostante il suo dominio tre giudici hanno visto Tishchenko vincente. Il pubblico ha protestato, ha urlato contro il verdetto. Ma non si può fare nulla davanti a questi uomini ciechi e sordi. Non avevo mai visto nulla di questo tipo. I nostri pugili sono stati vittime di giudici sleali” (kazinform.com)
Ovviamente l’Aiba dice che tutto è stato regolare. Lo dice Tom Virgets, vice presidente dell’Ente Mondiale.“Il match Levit vs Tishchenko è stato riesaminato da una commissione interna ed è stata confermata la regolarità del verdetto” (Irish Times). Michael Conlan è stato di parola. Il 17 marzo 2017 è passato professionista, oggi ha un record di 5-0 (4 ko) e sabato al Madison Square Garden di New York affronterà David Berne (15-2-0).
Anche Katie Taylor non ha più disputato un match per l’Aiba. Ha esordito tra i professionisti il 28 novembre 2016, ha conquistato la cintura Wba dei leggeri e il 28 aprile affronterà Victoria Noelle Bustos (18-4-0) per l’unificazione dei titoli Wba e Ibf.
A novembre 2016 l’Aiba ha sospeso, e non ancora reintegrato, tutti e 36 gli arbitri/giudici del torneo e sciolto il club dei Magnifici Sette, i boss del settore arbitrale: Mik Basi (Gbr), Kheira Sidi Yakoub (Alg), Michael Gallagher (Ire), Mariusz Gorny (Pol), Vladislav Malyshev (Rus), Gerardo Poggi (Arg) e Rakhymzhan Rysbayev (Kaz).
Il Comitato Olimpico Internazionale ha sospeso qualsiasi finanziamento all’Aiba e congelato i rapporti con l’Associazione. Il Cio ha soprattutto dato un ultimatum all’Aiba: o presenterà, etnro il 30 aprile, un dossier esaustivo su tutti i principali problemi (governance, finanza, antidoping, giudici e arbitri) o il pugilato sarà escluso dall’Olimpiade di Tokyo 2020. A fine novembre 2017 il presidente dell’Aiba, Ching-Kuo Wu, è stato convinto a dimettersi dall’incarico dopo tre mandati.
Dario Torromeo
(Tratto da https://dartortorromeo.com/)