Ansia, solitudine, isolamento, rimanere nella “bolla della casa”, dolori alle articolazioni, stress, mal di testa, “una non voglia di praticare un’attività sportiva”, indolenza, aumento di peso: questi sono i risultati da un anno a questa parte! Dai bambini, ai giovani e agli adulti, senza distinzione!
Il “lockdown” ci ha condizionato
L’acquisizione di nuove abitudini durante il “lockdown”, ha condizionato le scelte di sport e di “wellness” e ha portato molti bambini, giovani e adulti italiani a:
- riscoprire l’importanza del benessere fisico e mentale, attraverso la pratica di alcune discipline olistiche, come yoga e meditazione;
- dedicarsi agli sport individuali all’aperto come il tennis, il paddle, il ciclismo, l’atletica leggera;
- replicare “gli sport all’aperto” in modalità “indoor”, con l’acquisto di attrezzature per il fitness.
Gli sport che sono “più cresciuti” a livello giovanile durante la pandemia sono:
-
- il ciclismo (indoor sui rulli e outdoor);
- il fitness (con una crescita a dismisura di acquisti di attrezzature fitness e di articoli sportivi;
- il running (indoor e outdoor);
- il tennis;
- il paddle.
In pratica sono cresciuti tutti gli sport che hanno bisogno di grandi spazi e si è registrata una reazione al confinamento che ha visto diventare “runner” e “ciclisti”anche chi finora non lo era o si cimentava solo sporadicamente, con tutti i rischi possibili (non dosaggio del carico di lavoro, alimentazione scorretta, tempi di recupero errati).
Gli sport che hanno subito rallentamenti, in special modo a livello giovanile, sono stati:
- il basket;
- il volley;
- il calcio;
- il rugby.
Invito
Pertanto, in base a queste amare considerazioni, Vi invito tutti:
- Governo;
- Scuola;
- C.O.N.I.;
- Federazioni Sportive Nazionali;
- Enti di Promozione Sportiva;
- Società Sportive;
- Genitori, Educatori, Insegnanti, Istruttori e Allenatori,……..
ad unirvi, non solo a parole, ma con fatti concreti, a riaprire le palestre, le piscine, i campi di gioco, i parchi e …… a collaborare assieme per includere l’attività motoria e lo sport nei programmi di recupero dopo la pandemia, in modo che insieme possiamo mostrare e dimostrare cosa si può fare per avere una società più sana e persone più felici.
A questo punto cosa dobbiamo fare?
Facciamo, operiamo, organizziamo (non faremo, opereremo, organizzeremo) e subito:
- rivalutiamo l’Educazione Fisica e Sportiva nel contesto delle altre Educazioni;
- recuperiamo una corretta “cultura motoria e sportiva”;
- riscriviamo i programmi di Educazione Fisica e Sportiva a livello scolastico, dalla Scuola Primaria alle Scuole Secondarie di 1° e di 2° grado e ……. aumentiamo il n° delle ore di E.F. settimanali;
- rivalutiamo “lo sport per tutti”;
- aiutiamo le Società Sportive in difficoltà economiche dopo la pandemia;
- proponiamo “Programmi motori e sportivi di recupero” per i bambini e i giovani, dimenticati troppo spesso dal Governo, dalla Scuola e dal C.O.N.I. durante la pandemia;
- diamo il giusto risalto allo sport per “i non normodotati”;
- costruiamo nuovi impianti polivalenti, piscine, palestre;
- promuoviamo l’attività motoria e lo sport come “benessere e salute” per tutti.