Nel 2-0 del Lipsia a Bergamo, l’onestà di Marten De Roon. Nello studio di Sky Beppe Bergomi, Andrea Marinozzi, Matteo Marani e il conduttore Leo di Bello sono d’accordo che era rigore, per l’Atalanta, quel fallo di mano in area il capitano no: “Mi sarei arrabbiato se avessero dato contro di noi quel rigore, il braccio era abbastanza attaccato al corpo”. Onestà intellettuale senza pari, tipica dei paesi nordici, in questo caso dell’Olanda.
Giampiero Gasperini obietta: “Lo stesso arbitro ha dato la punizione per un tocco di braccio, ma non il rigore per una mano. C’è una grande confusione, su queste situazioni”.
Sì, ma per dare un rigore, potenzialmente decisivo, può anche servire qualcosa di più netto. Questo era da punire sino a un anno e mezzo fa, prima del ridimensionamento del fallo di mano.
Ha ragione ancora De Roon sull’eliminazione: “E’ a Lipsia che meritavamo di più, che dovevamo vincere”.
Quando ha il ritorno in casa, l’Atalanta fatica regolarmente. Lo temevo alla vigilia, è finita come 4 anni fa, con il Borussia, 3-2 per i tedeschi a Dortmund, al ritorno i nerazzurri erano sopra 1-0 salvo farsi raggiungere per l’errore del portiere Berisha, allora i 16esimi di Europa league e l’Atalanta tornava in Europa dopo 18 anni, stavolta ha una certa esperienza. Nel 2018 meritava almeno il pari in Germania e di vincere a Reggio Emilia, stavolta ci stava il successo in trasferta ma al Gewiss stadium la squadra di Domenico Tedesco non ha rubato nulla. Certo, poteva anche finire con un doppio pari e ai tempi supplementari però la squadra di Gasperini in casa fallisce regolarmente, come con il Villarreal.
Belle invece le scelte di Sky, di riprese dal drone, dello stadio, e poi da dietro una curva, su queste inquadrature Dazn è partita per prima, con la direzione di Marco Foroni.
Vanni Zagnoli (Foto ansa.it)